6 giugno 2014

"Volti - Sguardi Analogici in bianco e nero" presso il Cine-TV "Roberto Rossellini"


Il corso serale di Fotografia dell'Istituto Roberto Rossellini festeggia la chiusura dell'anno scolastico con una mostra di ritratti realizzati con tecniche primordiali analogiche.

I volti sono quelli delle persone che si sono lasciate fotografare durante la mostra-festa della scuola al Circolo degli Artisti, dove la sezione fotografia era presente con un set analogico che utilizzava un vecchio banco ottico in legno caricato con carta positiva diretta di piccolo formato.

Accanto ai loro, i volti della scuola, studenti, docenti, tecnici. Durante la mostra sarà possibile farsi ritrarre e visitare le camere oscure e i laboratori dell'istituto.Le fotografie esposte saranno donate ai soggetti ritratti.

Presso l'Istituto di Istruzione Superiore Statale "Roberto Rossellini"
Via Libetta 14, Roma
Venerdi 6 giugno dalle 17:00 alle 19:00


Il resto della notizia dal sito cine-tv.net

Fotoleggendo 2014: inaugurazione mostre fotografiche presso l'ISA


Questa sera, venerdì 6 Giugno, all’ISA (Istituto Superiore Antincendi di Roma) avra' luogo l’inaugurazione di 11 delle 15 mostre in programma per questa 10° edizione di Fotoleggendo, realizzata con il sostegno di  Roma Capitale – Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura e con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio e del Municipio Roma VIII, organizzata e prodotta da Officine Fotografiche Roma.

Sono passati 10 anni da quando dai “laboratori” di Officine Fotografiche, uno dei punti di riferimento per la promozione della cultura fotografica in Italia, nasceva FotoLeggendo la rassegna che ogni anno traccia i confini della fotografia contemporanea, diffondendone e divulgandone linguaggi, contrasti e visioni. Una rassegna che ha sempre guardato al mondo interrogandosi, attraverso una molteplicità di temi, sull’evoluzione del linguaggio visivo contemporaneo:

"Per anni noi di Officine abbiamo accompagnato FotoLeggendo con un suo claim:”tra passione e professione”. Oggi nel festeggiare il suo decimo anno ancora di più questa frase trova la sua forza. La passione dei suoi iscritti che da sempre hanno animato questa manifestazione e l’intraprendenza dei suoi organizzatori. La professionalità di quanti in questi anni sono entrati nel mondo di Officine e che di anno in anno hanno fatto crescere questa manifestazione." (Emilio D’Itri)

Alcuni degli appuntamenti della manifestazione:
-  6/7/8 giugno: Le giornate all’ISA
-  11/12 giugno: Le giornate di Studio a Officine Fotografiche
-  17/18/19 giugno: Proiezioni al Teatro Ambra alla Garbatella
-  3 luglio: Proiezioni all’ ISFCI


Altre informazioni e il programma completo dal sito ufficiale di Fotoleggendo
Galleria fotografica delle mostre dal sito di Repubblica.it

5 giugno 2014

"Il diario di Felix" di Emiliano Mancuso presso OF


In occasione di Fotoleggendo 2014, questa sera alle 19:00 presso Officine Fotografiche Roma sara' inaugurata la mostra "Il diario di Felix" di Emiliano Mancuso.

Casa Felix è comunità per minori con problemi familiari e penali alle spalle nella periferia est di Roma. Io sono un fotoreporter dell’agenzia Contrasto che cercava storie di giovani dalla vita difficile per un reportage. Un anno vissuto accanto a loro. Insieme abbiamo studiato, abbiamo parlato, siamo stati al mare o al parco divertimenti, abbiamo pianto e abbiamo riso.

Mi aspettavo una storia di denuncia o un’inchiesta giornalistica e invece ho incontrato una piccola fiaba metropolitana sull’amicizia e sul diritto negato ad un’adolescenza normale.

Presso Officine Fotografiche Roma
Via Giuseppe Libetta 1, Roma
dal 5 al 27 giugno 2014
Inaugurazione: giovedì 5 giugno 2014 ore 19.00

Il resto della notizia dal sito di Fotoleggendo
Altre informazioni dal sito zona.org

"Born Invisible": Mostra fotografica di Sheila McKinnon


Progetto ideato dalla fotografa canadese Sheila McKinnon e curato da Victoria Ericks. Attraverso una selezione di cinquanta fotografie e un video di presentazione, la mostra tratta dell’eredità del silenzio, dell’inaudibile presenza di ragazze e donne senza una voce; anime ed esseri trascurati, i cui destini sono gestiti senza il loro consenso.

Utilizzando una tecnica unica nel linguaggio artistico, McKinnon ha sviluppato il suo lavoro elaborando un processo creativo per cui ogni immagine può essere trasformata per diventare rappresentazione significativa di migliaia di vite. L’artista scopre “nuovi modi di vedere” le immagini senza abbandonare la potenzialità del contenuto compositivo.

McKinnon usa il colore in un modo figurativamente seducente, come un’esca per attirare la nostra attenzione verso il soggetto centrale: la vita della figura nel fotogramma.

Presso il Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio, 1/b - Roma
Dal 6 giugno al 28 settembre 2014


Altre informazioni dal sito del Museo di Roma in Trastevere

4 giugno 2014

Inaugurazione spazio Tetenal: "Viaggio in Sicilia" di Rodolfo Fiorenza


Domani, giovedi 5 giugno dalle ore 19:00, avra' luogo l'inaugurazione del nuovo spazio espositivo Tetenal con la mostra fotografica "Viaggio in Sicilia" di Rodolfo Fiorenza.

Presso il nuovo spazio espositivo Tetenal
Piazza dei Navigatori 6/a, Roma
Dal 5 al 15 giugno 2014
Ingresso Libero


Altre informazioni dal sito tetenal.it

3 giugno 2014

Fraction Magazine numero 63


Da qualche giorno e' disponibile per la lettura online il numero 63 di Giugno 2014.

Nel numero di questo mese vengono presentati i lavori fotografici dei seguenti autori: Daniel W Coburn, Sandi Haber Fifield, Rhea Karam e Pedro David.

Leggi il numero 63 online

14 maggio 2014

"Sicilia Mondo": mostra di Ferdinando Scianna a Roma presso Palazzo Taverna


La galleria Emmeotto, in partnership con la galleria Artistocratic, sono lieti di presentare la mostra “Sicilia Mondo” di Ferdinando Scianna, allestita a Roma nelle sale espositive della dimora storica di Palazzo Taverna - dal 16 maggio al 18 luglio 2014.

Ferdinando Scianna, il primo fotografo italiano a entrare nella prestigiosa agenzia Magnum Photos e vincitore del Premio Nadar, racconta “Sicilia Mondo”. “La mia storia personale mi ha portato, da quasi mezzo secolo, a vivere fuori dalla Sicilia. Sapevo, anzi, con un oscuro fondo di vergogna, di essere fuggito dalla Sicilia, da quella Sicilia [...] Poi, a poco a poco, ho scoperto con gli anni che non si va mai via completamente dalla Sicilia, non si distrugge dentro di sé un’appartenenza così drammaticamente forte”.

In mostra un viaggio per immagini che dimostrano la sua grande capacità di raccontare luoghi e culture, di osservare da cronista e di restituire da narratore. Una metafora del suo mestiere di fotografo e di reporter che lo ha portato a viaggiare e a collezionare immagini. Un giro per il mondo, partito dalla sua Sicilia, fino ad arrivare alle grandi metropoli americane - New York e Los Angeles - e da lì raggiunge mete più lontane per scoprire i giochi dei bambini a Benares. E ancora altri luoghi immersi nella coltre di neve: la vicina Val Padana o la più lontana Osaka, dove il paesaggio, le cose, le persone si trasformano, grazie all’ironico sguardo del fotografo.

Infine il ritorno con la memoria alla sua Sicilia, perché dalle parole dello stesso Scianna emerge un concetto fondamentale: “quell’Itaca che hai lasciato, che non c’è più, non esiste più, perché nel frattempo è cambiata e continua a vivere solo nella tua memoria”.


Presso la dimora storia di Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano 36, Roma
Dal 16 maggio al 18 luglio 2014
Inaugurazione giovedi 15 maggio 2014 ore 18:30


Il resto della notizi dal sito della galleria Emmeotto

9 maggio 2014

"Ashura" - fotografie di Claudia Borgia in esposizione presso Antropomorpha Fotografia


La linea guida di questo viaggio è la ricerca della verità. Il viaggio è la vita. La tappa cui questa nota si riferisce, fa parte di un progetto di studio sulla devozione della donna islamica. L'autrice ha scelto  come punto di partenza il martirio dell’Imam Hossein, nipote del Profeta Maometto, perché fu sua sorella, Hazrat-e Zeynab, a farsi carico di dire la verità su tale tragedia.

Si racconta che il 10 del mese lunare Muharram, nell’anno 61 dell’Egira (10 ottobre 680 d.C.) l’Imam Hossein e 72 compagni sacrificarono la loro vita per difendere la religione di Dio, la giustizia, la libertà e per combattere la tirannia di Yazid, della dinastia degli Omayyadi, divenuto ingiustamente califfo.

Secondo la tradizione, l’Imam Hossein e i suoi compagni furono brutalmente uccisi nel deserto di Karbala, nel giorno dell’Ashura (dall’arabo “dieci”). Da allora, tutti gli anni, il mondo islamico sciita entra in un periodo di lutto che termina dopo 40 giorni, con il pellegrinaggio dell’Arbaeen (dall’arabo “quaranta”), che Hazrat-e Zeynab e tutti gli altri superstiti della battaglia, fecero alla tomba dell’Imam a Karbala (Iraq).

Presso Antropomorpha Fotografia
Via Castruccio Castracane 28a, Roma
Dal 10 al 28 maggio 2014
Inaugurazione Sabato dalle ore 18:30


Il resto della notizia dal sito di Antropomorpha Fotografia

8 maggio 2014

Inaugura a via Margutta "altroSenso", la mostra fotografica di Laboratori Visivi sulla sordocecità


Usare il linguaggio della fotografia per raccontare un mondo in cui le immagini sono difficilmente accessibili. È questa la grande sfida che sta dietro al progetto fotografico "altroSenso": raccontare la condizione delle persone sordocieche, intravedere le molte difficoltà ma anche l'incredibile normalità, considerare nuovi modi di vedere, sentire e comunicare.

La mostra fotografica, che sarà inaugurata a Roma venerdì 9 maggio 2014 nell'atelier di via Margutta 51/A, nasce dal lavoro di sette fotografi dell'associazione Laboratori Visivi, che per diversi mesi hanno seguito le attività socio-culturali di un gruppo di persone sordocieche all'interno della struttura diurna di informazione, approfondimento culturale e socializzazione del Centro regionale S. Alessio Margherita di Savoia.

Al pubblico viene presentata una "mostra fotografica per vedenti", un racconto rivolto a chi ha voglia di conoscere meglio la condizione delle persone sordocieche, al di là dei luoghi comuni, del pregiudizio e della scarsa informazione.

I fotografi Gianluca Azzalin, Luca Colaneri, Antonio Di Cecco, Benedetta Di Magno, Bruno Fulco, Simona Pampallona, Andrea Vecchia hanno cercato ognuno la propria chiave di lettura per interpretare il tema della sordocecità, scegliendo di sottolineare la "normalità" delle attività - soprattutto culturali - che gli utenti svolgono all'interno del Centro e con cui ogni autore ha potuto confrontarsi.

Presso l'Atelier via Margutta, 51/A - Roma
Dal 9 al 31 Maggio 2014
Inaugurazione 9 Maggio ore 19.00


Il resto della notizia dal sito di Laboratori Visivi

7 maggio 2014

Gli scatti che hanno vinto il World Press Photo 2014 in mostra a Roma


Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo. Ogni anno, da 57 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste.

Tutta la produzione internazionale viene esaminata e le foto premiate, che costituiscono la mostra, sono pubblicate nel libro che l’accompagna. Si tratta quindi di un’occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.

La Foto dell’anno 2013 è dell’americano John Stanmeyer di VII Photo Agency. L’immagine mostra dei migranti africani con i cellulari sulla spiaggia di Gibuti nel tentativo di prendere un segnale telefonico gratuito dalla confinante Somalia, un collegamento con i parenti lontani. Gibuti è una tappa consueta per i migranti in transito da paesi come la Somalia, l’Etiopia e l’Eritrea, in cerca di una vita migliore in Europa e in Medio Oriente. La foto è anche vincitrice del Primo Premio nella categoria Storie di attualità ed è stata realizzata per il National Geographic.

Jillian Edelstein, membro della giuria, ha così commentato l’immagine vincitrice: “È una foto collegata a tante altre storie – apre la discussione sui temi della tecnologia, della globalizzazione, dell’emigrazione, della povertà, della disperazione, dell’alienazione e dell’umanità. Si tratta un’immagine molto sofisticata, potentemente sfumata. È così sottilmente realizzata e in modo così poetico, sebbene sia piena di significato, da trasmettere questioni di grande gravità e preoccupazione nel mondo di oggi.”

Presso il Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio, 1/b - Roma
Fino al 23 maggio 2014
Da martedì a domenica ore 10.00-20.00

Il resto della notizia dal sito themammothreflex.com
La notizia dal sito del Museo di Roma in Trastevere

6 maggio 2014

"Ruanda 20 anni dopo: ritratti del cambiamento" mostra di Giordano Cossu presso OF


Nel 2014 ricorre il ventennale del genocidio in Ruanda. Il governo politico, che si è sostituito al precedente responsabile di quei tragici eventi, amministra dal 1994 il Paese promuovendo una forte politica di riconciliazione che mira a creare “il nuovo Ruanda”.

Il ricordo del massacro, tuttavia, è ancora molto vivo nella memoria collettiva del popolo ruandese; memoria che ha difficoltà a trovare spazi autentici di espressione.

Per questa ragione Giordano Cossu, giornalista e documentarista, ha attraversato il Paese tra agosto e dicembre 2013, incontrando e dialogando con decine e decine di Ruandesi del mondo rurale nel tentativo di dare voce a quella memoria e alla vita di oggi in modo vero, intenso, privo di pregiudizi.

Per entrare in contatto con le persone intervistate è stato scattato un ritratto con tecnica Polaroid dal fotografo Arno Lafontaine. Sono state realizzate due pose: una è stata donata alla persona ritratta sul posto e la seconda è quella esposta in mostra.

Lontani dal concetto di fotografia digitale, ogni foto è unica ed ha rappresentato un mezzo di comunicazione che ha permesso di rompere barriere culturali e numerosi tabù. Ogni ritratto è il risultato di una conversazione con la persona che ha dato la sua testimonianza.

Presso Officine Fotografiche Roma
via G. Libetta, 1 - Roma
Dal 7 al 28 maggio 2014
Dal lun. al ven. 10.30 -13.30 / 14.30 - 19.30

Altre informazioni dal sito di Officine Fotografiche

26 aprile 2014

Pinhole Day: Mostra + Live Shooting di Luca Baldassari presso Officine K


Continua la mostra fotografica itinerante Cartoline Stenopeiche per "A pinhole camera in North Cape", un appuntamento imperdibile per gli amanti della fotografia stenopeica e della bicicletta!
Questa volta la tappa e' a Officine K in occasione del Pinhole Day 2014, il 27 Aprile!

Una tappa speciale perché, non solo saranno in esposizione (fino al 19 maggio) le suggestive "Cartoline stenopeiche", ma durante l’inaugurazione, l’autore Luca Baldassari sarà presente e a disposizione dei visitatori per realizzare seduta stante un ritratto stenopeico. 

Presso Officine K – Studio Fotografico
Via Ascoli Piceno 13, Roma (Zona Pigneto)
Dal 27 aprile (ore 18:00) al 19 maggio 2014

Il resto della notizia dal sito di Officine K

24 aprile 2014

Centri commerciali abbandonati


Le bellissime foto di Seph Lawless di due centri commerciali dell'Ohio in attesa di demolizione.

Seph Lawless è lo pseudonimo di un fotografo e artista statunitense che esplora strutture e spazi dismessi e racconta il loro aspetto in attesa che vengano smantellamenti. Per il suo ultimo progetto, Lawless ha visitato due centri commerciali abbandonati nell’Ohio, il Rolling Acres Mall e il Randall Park Mall, per cui è prevista la demolizione in tempi brevi.

Il resto della notizia e la galleria fotografica dal sito ilpost.it

18 aprile 2014

Wim Wenders in mostra a Roma con Urban Solitude


Wim Wenders fotografa paesaggi, appunti di memoria e Urban solitude, in mostra a Roma dal 18 aprile al 6 luglio 2014.

Orizzonti urbani stratificati, che mescolano vecchio, nuovo e senza tempo. Angoli sospesi, tra il pieno e il vuoto, tra alberi cresciuti nel cemento e animali dipinti. Viali di negozi deserti, vetrine che non mostrano niente, strade di periferia che attraversano spazi liberi di conservare il vuoto, e il ristoro dalla sovrabbondanza che acceca.

Fotografie che proseguono il viaggio fotografico di (Ernst Wilhelm) Wim Wenders e del resista di Düsseldorf arrivato “Fino alla fine del mondo” (Bis ans Ende der Welt) (1991), dopo circa vent’anni di tentativi, visioni innamorate, e quel progresso tecnologico che non ha mai tradito la passione per la fotografia analogica, e la Leica protagonista del video in apertura.

Urban Solitude fotografate nell’ovest americano e l’Estremo Oriente, passando per la Russia, l’Italia e la sua Germania, dal regista che continua a puntare l’obiettivo della cinepresa e quello della macchina fotografica, su spazi e paesaggi di ogni genere, dalle città alla campagna, dai nodi autostradali alle zone di confine.

Presso Palazzo Incontro
Via dei Prefetti 22, Roma
Dal 18 aprile al 6 luglio 2014


Il resto della notizia dal sito clickblog.it
Altre informazioni dal sito ilpost.it

17 aprile 2014

Disponibile online Square Magazine numero 501


Da qualche tempo e' disponibile per la consultazione online gratuita il nuovo numero di Square Magazine.

Il nuovo numero contiene fotografie dei seguenti autori: Adam Panczuk, Alma Haser, Anastasia Taylor-Lind, Krysztof Wladyka, Mary Mattingly, Odeta Catana, Olivier Du Tré, Paola Leonardi e Roberta Neidigh.

Da qui e' possibile leggere il nuovo numero in formato pdf

16 aprile 2014

Sguardi Online n. 93


Sguardi di inizio primavera apre con una lunga intervista a Franco Fontana, un fondatore di stile, uno degli autori più importanti della fotografia italiana, un caposcuola del colore benedetto dalla fama internazionale, incrociato a Venezia in occasione della grande retrospettiva dedicatagli a Palazzo Franchetti dall’emblematico titolo Full Color. Con generosità, racconta ai lettori di Sguardi una carriera cinquantennale da ritrattista che mette in posa il paesaggio, dalle intuizioni amatoriali degli inizi alla costante ricerca di visioni nuove, dalle geometrie sature di Puglia e Basilicata alle foto americane con passanti come attori su una scena ben illuminata, a quelle più recenti di disabili e statue. Forme che fanno emergere il senso. Mai riproduzioni, sempre interpretazioni.

Si prosegue con un altro maestro, Sebastião Salgado, secondo alcuni “il più grande fotogiornalista al mondo”, che per una volta ha affidato alle parole il racconto del proprio sguardo in bianco e nero su vite quotidiane e ultimi della Terra, lavoratori e rifugiati, deserti e selve. Una giornalista francese, Isabelle Francq, ha raccolto in un libro "le riflessioni scritte in prima persona" del fotografo brasiliano, trascinandoci in paesi lontani, territori di bellezza ma anche di ingiustizie. Con un messaggio finale, frutto dell’esperienza del progetto Genesi: «tornare al pianeta è l’unico modo per vivere meglio. Il mondo moderno, urbanizzato, è castrante, con tutte le sue regole e le sue leggi. Soltanto nella natura ritroviamo un po’ di libertà».

Before they pass away, “prima che scompaiano”, è il nome poeticamente drammatico del progetto di Jimmy Nelson in mostra da Camera Work a Berlino. Esprime un pericolo, e la volontà di fare memoria, documentare: l’esistenza di culture tribali di diverse aree del mondo, a cui Nelson ha dedicato oltre due anni di viaggi per raccontarne usi e costumi preservati in un mondo sempre più globalizzato, da Papua Nuova Guinea alla Siberia, dal Kazakhistan all’Etiopia.

American Cool, alla Smithsonian’s National Portrait Gallery di Washington, mette assieme 100 ritratti di personaggi, 100 foto fatte da alcuni tra i maggiori fotografi del ventesimo secolo (come Diane Arbus, Richard Avedon, Henri Cartier-Bresson, Annie Leibovitz) di figure simboliche del loro tempo scelte per il contributo dato alla cultura americana grazie alla propria visione artistica: musicisti jazz come Miles Davis, attori come Johnny Depp, cantanti come Madonna, sportivi come Michael Jordan. Un catalogo, un inventario con il suo doppio: una riserva alternativa di altri 100 nomi, da Jim Morrison ad Angelina Jolie.

Sono tre gli inviati di questo numero. Marco Bulgarelli con il suo viaggio fotografico lungo i 2778 chilometri del Danubio alla ricerca dell’identità europea dopo l’allargamento verso i paesi dell’Europa Orientale: dalla sorgente fino all’immenso delta, passando attraverso città, paesi, pianure, a contatto con un’enorme varietà di popoli, tradizioni e lingue (in mostra a Padova nell’ambito della seconda edizione del suo festival di fotografia). Aldo Costa, nel paese dietro casa: Noli, sulla costa ligure, per le sue meraviglie subacquee e in particolare la facilità con cui si possono incontrare i cavallucci marini. E poi la coppia Andrea Aschedamini e Cristina Locatelli, autori di un "viaggio circolare" intorno a una terra nuova «per andare a vedere quel senso di appena creato, vicino allo spirito del primo vivente, che l’Islanda trasmette anche da lontano».

Infine, le news. Sull’inattesa produzione a colori di Robert Capa; l’esercitazione fotografica di un giovane Krzistof Kieslowski; il bando del premio di fotogiornalismo del prossimo Festival della Fotografia Etica; le immagini sull’Ovest degli Stati Uniti di Robert Adams, relazioni tra uomini e natura fuori dai luoghi comuni.

Buone visioni e letture con Sguardi.

[Antonio Politano]

Leggi il nuovo numero online dal sito nikonschool.it

14 aprile 2014

"Storie di Fotografi: Narrazioni intorno alle immagini" ciclo di tre seminari a cura di Samantha Marenzi presso OF


Officine Fotografiche Roma annuncia con piacere una nuova attività di formazione gratuita e strettamente riservata ai Soci.

Le narrazioni raccontano alcuni momenti della storia della fotografia attraverso ciò che resta invisibile nelle immagini: le storie degli autori, le loro poetiche e le tecniche utilizzate, le strategie attraverso le quali sono riusciti a reinventare i linguaggi visivi e a dialogare con le pratiche artistiche e la cultura del loro tempo.

Martedì 15 aprile - h 20.00-21.30
I Pittorialisti americani e l'avventura di Camera Work

Martedì 6 maggio - h 20.00-21.30
Il formalismo di Aleksandr Rodchenko e le teorizzazioni di Lazlo Moholy-Nagy

Martedì 20 maggio - h 20.00-21.30
Pratiche dell'autoritratto: Anne Brigman, Claude Cahun, Francesca Woodman

Presso Officine Fotografiche
Via Libetta 1, Roma


 Il resto della notizia

7 aprile 2014

Fraction Magazine numero 61


Da qualche giorno e' disponibile per la lettura online il numero 61 di Aprile 2014.

Nel numero di questo mese vengono presentati i lavori fotografici dei seguenti autori: Liz Calvi, Sean Carroll, Sophie Kirchner e Marcus Lyon.

Leggi il numero 61 online

4 aprile 2014

"Famous for the wrong reasons" mostra di Sal Idriss presso WSP Photography


WSP Photography presenta Famous for the Wrong Reasons di Sal Idriss. Inaugurazione mostra fotografica e incontro con l’autore. A cura di Alessandra Migani.

Si inaugura sabato 5 aprile alle ore 19.00 la mostra fotografica di Sal Idriss, curata da Alessandra Migani in collaborazione con il British Council.

Famous for the Wrong Reasons è un progetto nato per onorare e ricordare le vittime di violenza giovanile e allo stesso tempo per mostrare le conseguenze che si annidano dietro l’atto di portare con sé una pistola o un coltello.

Il 27 dicembre 2007 a Londra, il giovane Nassirudeen di appena 16 anni, viene ucciso da un suo coetaneo in pieno giorno, nel quartiere Islington. Nassirudeen non faceva parte di nessuna gang, si è purtroppo ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato dove una stupida lite, non cercata, si è trasformata in tragedia. Una tragedia che ha coinvolto le famiglie, gli amici, la società stessa.

Nassirudeen era il fratello di Sal Idriss, che in seguito a questa tragedia, ha dato vita al progetto Famous for the Wrong Reasons, con l’intento di educare i giovani più vulnerabili che rischiano di essere coinvolti in fenomeni di criminalità. Idriss si mette in contatto con molte famiglie delle vittime dei delitti avvenuti nel corso del 2007 e negli anni successivi. Quindi fotografa le famiglie nei luoghi dove i loro figli appena adolescenti sono stati uccisi. Un mazzo di fiori, lasciato a terra accanto ai familiari, rappresenta, nel ritratto, quell’enorme vuoto lasciato dalle giovani vite venute a mancare.

Il progetto, inoltre, è un modo per combattere il senso di appartenenza, potere e forte popolarità, che si è venuto a creare tra molti dei giovani appartenenti alle gang locali. La realtà, amara e crudele, dimostra come tutto questo perda valore di fronte alla morte violenta di un altro essere umano.

La mostra, nei locali di WSP Photography, presenta 12 ritratti di alcune delle famiglie coinvolte nel progetto, estesosi nel frattempo al resto d’Europa. In occasione dell’inaugurazione, l’incontro con l’autore Sal Idriss, la curatrice Alessandra Migani, George Ebai(Human Rights Advocate) e la proiezione del video con le interviste alle famiglie.

Presso la sede di WSP Photography
Via Costanzo Cloro 58 (San Paolo), Roma
Dal 5 aprile al 2 maggio 2014
Inaugurazione sabato 5 aprile dalle ore 19.00


Il resto della notizia dal sito di WSP Photography

3 aprile 2014

Presentazione del libro fotografico "Sgridò i venti e il mare. Intuizioni di immagini dai Vangeli" di Enrico Nicolò


Venerdi 4 Aprile 2014 avra' luogo, presso la Libreria Arion Esposizioni - Palazzo delle Esposizioni, la presentazione del libro fotografico "Sgridò i venti e il mare. Intuizioni di immagini dai Vangeli" di Enrico Nicolò.

Interverranno Andrea Attardi, Paola Di Giammaria e Diego Mormorio, l'incontro sara' moderato da Annarita Curcio.

"Questa eccezionale serie di fotografie di Enrico Nicolò apre un nuovo genere sia nel racconto della vita di Gesù sia nella tecnica fotografica medesima. Lo sfocato non sempre si deve buttare nel cestino, qualche volta bisogna esporlo in galleria. Qui si tratta di presentare Gesù al credente in una forma inusuale. Il motivo viene tratto dalle diverse avventure del Maestro nella barca di Pietro. Qualche volta dorme a poppa durante una tempesta che ne minaccia l’affondamento, altre volte appare di notte camminando sul mare e viene creduto un fantasma, comanda di buttare la rete quando non c’è speranza di pescare qualcosa, chiede una barca per allontanarsi un po’ dalla riva e predicare alla folla, chiama i discepoli mentre rassettano le reti dopo la pesca. Insomma, qui si entra nel cuore della missione di Gesù e dei suoi apostoli, da Pietro a Francesco. Ma di quale Gesù parliamo? Evidentemente di Gesù di Nazareth in carne ed ossa morto e risorto, ma ancora palpabile e di buon appetito! Eppure, dalle foto di Nicolò non appare così. È piuttosto quella figura che cammina sul mare creduta un fantasma dai pescatori. È un Gesù doceta, cioè con un corpo solo apparente ma non reale? È un Cristo risorto che passa per le porte chiuse? No, è il Gesù uomo la cui figura è resa in modo confuso, come in uno specchio, di quelli antichi fatti di rame alquanto ruvido. E ciò accade ruotando l’obiettivo un po’ a destra o a sinistra per non fissare la fantasia su una forma ben definita ma per lasciarle la libertà di penetrare il mistero di Cristo riconoscendone la divinità. Se questa è ineffabile è anche inimmaginabile. E come si può rendere l’ineffabile e l’inimmaginabile se non per mezzo dello sfocato? È questa l’originalità di questo libro, un libro che serve sia per accompagnare la meditazione del credente sia per indicare ai fotografi un nuovo approccio al Sacro." - Prospero Grech, OSA 

Presso la Libreria Arion Esposizioni - Palazzo delle Esposizioni
Via Milano 15/17, Roma
Venerdi 4 Aprile 2014 ore 18:00

Il resto della notizia
La scheda del libro dal sito Palombi Editori

2 aprile 2014

Incontro con Alessandro Penso recente vincitore del World Press Photo 2014 presso OF


Giovedi' 3 aprile alle 19.00 Officine Fotografiche è lieta di ospitare Alessandro Penso, di recente vincitore di un primo premio al World Press Photo 2014 e destinatario del grant Magnum Emergency Fund.

Alessandro, in un incontro informale, racconterà di come ha realizzato il lavoro premiato e di come lo ha preparato per la partecipazione alla competizione, introdurrà i suoi ultimi lavori e alla fine della presentazione sarà dedicato ampio spazio alle domande dei partecipanti.

Presso Officine Fotografiche Roma
Via Libetta 1, Roma
Giovedì 3 aprile alle 19.00


Il resto della notizia dal sito di Officine Fotografiche

31 marzo 2014

"Circus Crew" fotografie di Paola Serino


Circus Crew di Paola Serino ci permette di osservare la realtà del circo da una prospettiva diversa da quella dei riflettori dello chapiteau.

Le fotografie che compongono il lavoro non vengono impregnate di enfatizzazione alcuna: dalla luce – sempre molto omogenea – alle posture in cui vengono colti gli artisti circensi, tutto è assorbito da una presa del reale ordinata e ben calibrata.

Circus Crew si focalizza sulla realtà dei “circhi minori” in Italia e in particolar modo sui volti che li abitano, su quegli artisti che hanno deciso di fare dell’arte circense la propria professione. Le immagini che Paola Serino ha realizzato nello sviluppare questo progetto sono scatti che mostrano la “parte privata” di questa attrazione; non sono fotografie sotto i riflettori dello spettacolo con un pubblico acclamante, ma attimi rubati alla vita di tutti i giorni, una vita in cui la spettacolarizzazione non smette però mai di essere importante, come se il ruolo di “clown” o di “contorsionista” non fosse un ruolo dismesso quando le luci si spengono.


Presso AOCF58 - Galleria Bruno Lisi
Via Flaminia 58, Roma
Dal 31 marzo al 18 aprile 2014


Il resto della notizia dal sito zonedombra.it

27 marzo 2014

Disponibile online il numero 60 di Witness Journal



In questo numero:

"Rom-anticamente" di Luca Fabbozzo
Il Nomade non è necessariamente qualcuno che si muove. I nomadi non sono coloro che si spostano come emigranti; sono quelli che non si muovono, sono quelli che diventano nomadi per restare nello stesso posto sfuggendo ai codici

"Srebrenica" di Diambra Mariani, Francesco Mion e Nicolas Tarantino
Alla fine della guerra di Bosnia ebbe luogo il genocidio di Srebrenica nel quale più di ottomila musulmani bosniaci furono uccisi dalle unità dell'esercito della Republika Srpska sotto il comando del generale Ratko Mladic

"After Schengen" di Ignacio Evangelista
I luoghi che prima del trattato di Schenghen segnavano la fine di una nazione e l'inizio di un'altra, posti in cui i viaggiatori erano costretti a fermarsi e a mostrare i documenti, ora sono spazi abbandonati

"Motherland" di Francesca Serotti
Nel 1994 vennero piantati 50 alberi in memoria di mia madre in una foresta sul Lago Tiberiade, in Israele. Questo lavoro è il frutto di un viaggio alla ricerca di questi alberi. Dopo giorni solitari e lenti fra alberi senza identità, ho scoperto che l’assenza può assumere nuove forme

"Officine tarantine" di Cosino Calabrese
Taranto, una città che da oltre sessant'anni subisce un modello di sviluppo incastonato tra la grande industria e la marina militare. Il posto fisso all’Ilva, all’Eni o in Marina è stato per decenni il punto di arrivo per gran parte dei giovani tarantini

"Celestial Voodoo" di Matteo Perini
Nel palcoscenico equatoriale del Benin coesistono fedi religiose profondamente distanti per origini e cerimoniali. Ganviè e Ouidah sono lo specchio di questa convivenza spirituale, dove Cristianesimo Celeste e tradizione Voodoo si fondono nell'immaginario mistico collettivo

"Chiloé" di Simone Francescangeli
I buzos lavorano appesi ai loro fili gialli, affidando la loro vita alle mani dei marinai che restano a bordo dell'imbarcazione. Pochi tocchi tramite il tubo e il segnale e' dato. Strattoni multipli per una risalita veloce, uno singolo per recuperare il raccolto

"MST" a cura della Redazione
Lottare, costruire la riforma agraria popolare. È questo lo slogan lanciato al VI congresso nazionale del Movimento Senza Terra brasiliano, uno dei piu importanti movimenti popolari dell'America Latina, tenutosi fra il 10 e 14 febbraio scorsi a Brasília

Leggi il numero 60 online

26 marzo 2014

"Franco Fontana. Full Color" un paio di interviste al maestro


Generalmente qui su "Osservatorio Fotografico" non riporto idee o impressioni personali, pero' Franco Fontana e' da sempre uno dei miei fotografi preferiti e ho avuto il privilegio di "avvicinarlo" in un paio di occasioni e parlare con lui per qualche prezioso minuto di fotografia.

Franco Fontanta e' un grande! Ricordo ancora che quando, con un caro amico, gli abbiamo chiesto se potevamo scattarci una foto insieme lui ci ha preso sottobraccio, si e' meso in posa sorridendo e ci ha detto: "Ragazzi ma siete sicuri di quello che fate? Non e' che avete sbagliato persona?"... Mitico!!!

In occasione della mostra veneziana "Franco Fontana. Full Color", ecco i link a un paio di interviste rilasciate recentemente dal maestro.

La breve intervista dal sito artribune.com
Altra breve intervista dal blog "Fotocrazia" di Michele Smargiassi

15 marzo 2014

Fraction Magazine numero 60


Da qualche giorno e' disponibile per la lettura online il numero 60 di Marzo 2014.

Nel numero di questo mese vengono presentati i lavori fotografici dei seguenti autori: Ellie Davies, Jason Langer, Claudia Moroni e Jared Soares.

Leggi il numero 60 online

14 marzo 2014

Sigma deve a Nikon 14.5 miloni di dollari per violazione del brevetto Vibration Reduction


Lo ha stabilito un giudice di Tokyo per una causa intentata tre anni fa; l'Optical Stabilizer usato da Sigma in sei obiettivi prenderebbe il 15% di tecnologia Nikon, e nella stessa percentuale è stato calcolato il risarcimento.

Quattordici milioni e mezzo di dollari, o se preferite 10,1 miliardi di Yen, dovranno passare dalle casse di Sigma a quelle di Nikon come risarcimento per la violazione del brevetto (patent infringement) posseduto dalla casa dal marchio giallo e nero per la tecnologia Vibration Reduction (VR) delle ottiche Nikkor di Nikon, che Sigma ha utilizzato per sei dei propri obiettivi.

Il resto della notizia dal sito fotozona.it

13 marzo 2014

Disponibile Landscape Stories numero 15 dedicato alle montagne


Da qualche giorno e' disponibile il nuovo numero di Landscape Stories, il tema di questo nuovo numero e' "Montagne".

Il nuovo numero presenta i lavori fotografici dei seguenti autori: Bryan Schutmaat, Tamas Dezso, Carlos Casas, Joe¨l Tettamanti, Ben Roberts, Rob Hornstra, Thomas Nolf, Matthieu Gafsou, Dan Holdsworth, Gregor Sailer, Armin Linke, Ju¨rgen Nefzger, Olaf Becker, Misha De Ridder, Olivo Barbieri, Sonja Braas, Morgan Rachel Levy, Klaus Thymann, Awoiska van der Molen, Daniel Reuter, David Maisel, Nils Klinger, Albrecht Tu¨bke, Stefan Bogner, Yannik Willing, Kevin Kunstadt, Dennis Lehmann, Wytske Van Keulen, Katrin Koenning, Maria Sturm, Petros Koublis, Andreas Weinand, Andrea Stultiens, Sherwin Tibayan, Maanantai Collective, Jeroen Toirkens, Piergiorgio Casotti, Noah Wilson, Tito Mouraz, Ce´line Clanet, Dieter De Lathauwer, Emma Phillips, Neil A White, Binh Danh, Walter Niedermayr, Laurie Griffiths, Kevin Cooley, Joe¨l Tettamanti, Yann Gross, Dan Holdsworth, Paula McCartney, Simon Fisher Turner.

Leggi il numero 15 online

12 marzo 2014

35 milioni di foto gratis: Getty Images fa fuori i fotografi


E' la più potente agenzia fotografica del mondo ma non può nulla, o quasi, contro la violazione del copyright su Internet. Così Getty Images annuncia che da oggi sono a disposizione degli utenti "non commerciali" 35 milioni di foto gratis. Spiega tutto Olivier Laurent sull’edizione online del British Journal of Photography.

Mica una cosa da niente. E una cosa che fa diventare rossi di rabbia i fotografi professionisti. Dopo il crollo della pubblicità sulle riviste e sui quotidiani, dopo il successo delle stock photography agency a basso costo e il dilagare delle foto scattate con lo smartphone, ora devono affrontare anche questo nuovo, durissimo colpo.

Il resto della notizia dal sito dphoto.it
Le riflessioni di Michele Smargiassi sul suo blog "Fotocrazia"

9 marzo 2014

Foto della settimana

60-365 by fvassiliou
60-365, a photo by fvassiliou on Flickr.

7 marzo 2014

"Trama Amazônica": inaugurazione mostra fotografica di Alberico Mattei presso WSP Photography


WSP Photography presenta “Trama Amazônica“: Inaugurazione mostra fotografica di Alberico Mattei sabato 8 marzo alle ore 19.00.

Le immagini di questo reportage raccontano di un viaggio, che ha visto l’autore attraversare la porzione nord-occidentale del continente amazzonico, toccando Brasile, Perù e Colombia. Per mesi Alberico Mattei ha percorso distanze a bordo di qualsiasi mezzo, muovendosi da un luogo all’altro spesso via fiume, accompagnato dalle immagini evocate da Azzurra Carpo nel libro In Amazzonia.

Ore interminabili passate ai margini di una carettera ad aspettare un’improbabile corriera, o un numero sufficiente di persone per riempire un cosiddetto auto-taxi, su cui attraversare un altro pezzo di questo immenso polmone. Poche sono le strade asfaltate. Molte, al contrario, sono le piste che corrono all’infinito dove prima c’era soltanto foresta incontaminata. Sono i sentieri che negli anni si sono formati, forse per una naturale necessità commerciale. Percorrerli significa attraversare realtà e storie differenti l’una dall’altra: la strada di un mercato, appena fuori il centro abitato, s’imbosca nella selva fino a morire in una maloca. Giorni di navigazione su battelli, su barche di pescatori lungo labirinti di rios. Nel lento navigare, i compagni di viaggio spesso risultano essere l’unica presenza umana per giorni.

A certe latitudini esiste solo l’acqua; i fiumi sono autostrade su cui viaggia ogni bene, ogni tipo di mercanzia; permettono scambi che alimentano il commercio tra le comunità fluviali dell’interno e i mercati degli insediamenti urbani più vicini. E lungo le cui rive si svolge una gran parte di vita sociale. Che sia via terra o via fiume, il viaggio lungo le ruas amazzoniche sembra avere un denominatore comune nell’orizzonte sconfinato e infinito che si para dinanzi allo sguardo di chi s’incammina o s’imbarca per una destinazione qualsiasi. Come un invito ad andare sempre oltre, per vedere dove finisce. Se finisce.

Presso l'associazione Culturale WSP Photography
Via Costanzo Cloro 58, Roma
Inaugurazione sabato 8 marzo alle ore 19.00
La mostra sarà esposta fino al 3 aprile 2014

Il resto della notizia dal sito del collettivo WSP

5 marzo 2014

In partenza la nona edizione di Obbiettivo Donna, ideata e prodotta da Officine Fotografiche


Alla nona edizione, Obbiettivo Donna, ideata e prodotta da Officine Fotografiche Roma celebra le visioni e la produzione fotografica al femminile.

Al centro di questa edizione gli spazi e le diverse definizioni ed interpretazioni che le tre fotografe, Lara Ciarabellini, Iara Di Stefano e Sara Munari, hanno dato con i rispettivi progetti "Sonnambulismo", "Madness" e "| Place | Planner | Project |".

Nel corso della rassegna, che si concluderà il 28 marzo, sono in programma due presentazione editoriali, un workshop, momenti di confronto e visioni ai quali si aggiunge una serata live, organizzata in collaborazione con Female Cut.

Comune denominatore delle mostre è la forza intrinseca degli spazi, in tutte le sue diverse accezioni. Dalla documentazione degli spazi fisici che prescindono dai confini politici e religiosi passando per il paesaggio naturale che scava gli stati psicologici della collettività sociale fino a luoghi immaginari e surreali.

Presso Officine Fotografiche
Via Libetta 1, Roma
Dal 6 al 28 marzo 2014

Il resto della notizia dal sito ufficiale della manifestazione

4 marzo 2014

Auditorium fotografia, al via gli incontri e i workshop all’AuditoriumExpo di Roma


Proseguono gli appuntamenti di Auditorium Fotografia, il progetto di Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Fondazione Forma per la Fotografia e Contrasto. L’iniziativa, avviata a dicembre con la mostra “In piena luce. Fotografie di Herb Ritts” (esposta all’AuditoriumExpo), offre un programma di incontri interamente dedicati alla fotografia per offrire a un pubblico di amatori, curiosi, esperti e semplici interessati, un’offerta ampia e diversificata di mostre, incontri, workshop, eventi e approfondimenti legati ai temi della immagine classica e contemporanea.

Al via l’11 marzo il ciclo incontri con la fotografia progettati e condotti da Ferdinando Scianna. Cinque gli appuntamenti, a cadenza mensile (da marzo a luglio), per esplorare i ricchissimi e complessi rapporti che – dalla sua nascita – la fotografia intrattiene con tutte le altre forme della ricerca e della creazione.

Arte, scienza, cinema, letteratura, storia, attualità: la fotografia è entrata ormai in molti aspetti della nostra vita sociale e della comunicazione cambiando di fatto il nostro modo di pensare al passato, di raccontare il presente, di immaginare il futuro.

Partendo da questa considerazione, Ferdinando Scianna, fotografo, giornalista, scrittore, intellettuale e teorico della fotografia, incontrerà una serie di amici intellettuali – registi, attori, biologi, storici– per conversare con loro intorno a come, appunto, la fotografia abbia cambiato la sfera di attività e il lavoro di ognuno.

Il resto della notizia e il programma degli incontri dal sito themammothreflex.com

3 marzo 2014

Storytelling e fotografia: workshop con il fotoreporter Marco Bulgarelli presso WSP


L’Associazione Culturale WSP Photography presenta “Storytelling e fotografia”. Workshop con Marco Bulgarelli articolato in 5 giornate: dall’11 al 13 aprile e dal 9 al 10 Maggio.

L’obiettivo del workshop, che unisce l’attività svolta in aula con la pratica di ripresa sul campo, è di trasmettere le nozioni teoriche e pratiche per affinare le rispettive capacità visive per realizzare un progetto fotografico personale.

Particolare attenzione sarà rivolta all’organizzazione di un reportage d’autore. Durante il workshop insieme al fotografo Marco Bulgarelli saranno sviluppate in maniera pratica tutte le fasi del processo che porta alla creazione di un racconto per immagini: dalla scelta del soggetto alla strutturazione del lavoro, alle modalità di realizzazione, fino all’editing finale e alla post-produzione.

Costi, date e altre informazioni dal sito di WSP

1 marzo 2014

24 febbraio 2014

Ciclo di incontri sul fotogiornalismo presso la scuola di fotogiornalismo dell’ISFCI


Inaugura il primo marzo un nuovo ciclo di incontri aperti al pubblico incentrati esclusivamente sul fotogiornalismo. L’iniziativa, a cura di Dario Coletti e Manuela Fugenzi, nasce nell’ambito della scuola di fotogiornalismo dell’ISFCI con l’obiettivo di condividere e approfondire la discussione sul fotogiornalismo, le sue identità, funzioni e sviluppi, attraverso l’esperienza e la testimonianza dei celebri collaboratori che ogni anno l’Istituto ospita per le lezioni del master.

Protagonista del primo appuntamento è la documentarista newyorchese Nina Rosenblum, che presenterà il suo lavoro su Lewis Hine, il grande fotografo americano che immortalò gli operai sospesi in aria durante la costruzione dell’Empire State Building e raccontò con i suoi scatti il lavoro minorile negli Stati Uniti dei primi anni del Novecento.

Il 28 marzo, poi, sarà il turno di Christian Caujolle – photoeditor di Libération, fondatore dell’agenzia VU’ e creatore del festival di fotografia di Phnom Penh in Cambogia – che ci parlerà delle nuove sfide per l’informazione, analizzando il passaggio e le connessioni tra fotogiornalismo e documentario mentre sabato 11 aprile prenderà la parola il fotografo di Magnum Photos Patrick Zachmann, che analizzerà gli sviluppi del reportage nell’era digitale e proietterà il suo ultimo lavoro Mare Mater.

Infine, il 9 maggio Marco Longari, ex allievo della Scuola di fotogiornalismo dell’ISFCI, fotografo responsabile AFP Africa del Sud per Agence France Press, premiato come miglior fotografo dell’anno nel 2012 dal Time – affronterà il lato pratico del mestiere del fotogiornalista: in che modo gestire i rapporti con un’agenzia di stampa e come lavorare nelle zone di conflitto.

Gli incontri si terranno alle ore 18.00 nel loft dell’ISFCI in via degli Ausoni 1, Roma.
L’ingresso è gratuito, per prenotarsi è sufficiente inviare una mail a info@isfci.com.

Il resto della notizia dal sito themammothreflex.com

18 febbraio 2014

World Press Photo of the Year 2014 a John Stanmeyer


E' un'immagine di John Stanmeyer la foto dell'anno. Così ha deciso la giuria del World Press Photo Contest che ha assegnato al fotografo americano della agenzia VII Photo Agency il premio World Press Photo of the Year 2014.

L'edizione n° 57 del World Press Photo Contest ha concesso premi a 53 fotografi di 25 nazionalità, Italia compresa.

La giuria - 19 professionisti (fotografi, redattori, photo editor) che operano nei settori del foto giornalismo e della fotografia documentaristica - ha impiegato due settimane per esaminare attentamente, presso la sede del World Press Photo office, a Amsterdam, le 98,671 foto di 5,754 fotografi di 132 paesi, presentate in forma anonima.

La foto che ha vinto mostra un gruppo di migranti sulla spiaggia di Djibouti mentre alzano i loro cellulari nel tentativo di captare un segnale dalla vicina, da familiari e amici rimasti laggiù. Djibouti è un città di transito per tanti disperati che lasciano Somalia, Eritrea e Etiopia in cerca di una vita migliore in Europa, o in Medio Oriente.

I fotografi italiani hanno portato a casa due primi premi - Bruno D’Amicis vincitore nella categoria Natura, con lo scatto del Fennec, specie in pericolo di estinzione, tenuta in prigionia in un recinto per le pecore tunisino e Alessandro Penso, che ha vinto in General News, documentando il blackout a Gaza - e un terzo premio, che si è aggiudicato Alessandro Penso con uno scatto sugli alloggi temporanei dei rifugiato siriani.

Il resto della notizia dal sito dphoto.it
Il sito ufficiale del World Press Photo
Articolo di Maurizio G. De Bonis su huffingtonpost.it
Articolo di Michele Smargiassi sul suo blog "Fotocrazia"
Articolo di Marco Pinna dal suo blog "Fuori Fuoco"

17 febbraio 2014

Presentazione editoriale di "Almost Europe" presso OF edizioni PostCart


Almost Europe è un viaggio alla ricerca dell’Europa lungo la “cortina blu” dell’UE, primo capitolo di un progetto di cammino e documentazione, un racconto per immagini della vita quotidiana europea, che si sviluppa dall’eterogeneo tessuto sociale, culturale e urbano del vecchio continente.

Un progetto che vuole stimolare un confronto costruttivo, una riflessione sull’evoluzione delle relazioni tra i luoghi e i loro abitanti, lungo la strada che ci ha portato a trasformarci dall’ Ulisse che eravamo ai turisti all-inclusive che siamo.

Questo primo tragitto, da Kaliningrad a Istanbul non è solo uno sguardo al di là di un confine geografico ma anche temporale, varcato il quale si torna indietro nel tempo, verso un passato dimenticato.

Martedì 18 febbraio ore 18.30 la presentazione di Almost Europe presso Officine Fotografiche, fotografie di Luca Nizzoli Toetti testi di Mario Dondero e Sergio Romano edizioni PostCart, tra gli ospiti Maurizio Garofalo.

Presso Officine Fotografiche
Via Libetta 1, Roma
Martedì 18 febbraio ore 18.30


Altre informazioni dal sito di Officine Fotografiche
Galleria fotografica dal sito internazionale.it

14 febbraio 2014

Presentazione del libro "Conversazioni intorno a un tavolo", Alec Soth con Francesco Zanot


Antropomorpha Fotografia è lieta di ospitare, in collaborazione con la casa editrice Contrasto, Francesco Zanot in occasione della presentazione del libro "Conversazioni intorno a un tavolo".

Nello studio del fotografo, in una lunga conversazione con il curatore e critico Francesco Zanot, Alec Soth ha analizzato le sue fotografie realizzate nell’arco della sua carriera. Soth, membro di Magnum Photos, ha ricevuto numerosi premi e borse di studio, fra cui la Guggenheim Fellowship nel 2013. Da quelle più celebri ad altre inedite o poco note, ad ogni immagine di Soth nel libro corrisponde un capitolo, un pensiero, una riflessione: preziosi contributi e approfondimenti raccolti da Zanot in questo volume. Le immagini di Soth si mescolano così tra loro, si ricompongono in nuove sequenze, seguendo il filo dei ricordi, delle domande, delle suggestioni culturali, creando legami inediti e imprevedibili.

Durante l’evento Francesco Zanot racconterà, con aneddoti simpatici ed interessanti, il confronto con il fotografo Alec Soth, aiutandoci ad interpretare con maggior profondità il lavoro di questo importante fotografo americano. Verranno proiettati alcuni video e sarà possibile acquistare il libro ad un prezzo speciale.

Presso lo studio fotografico Antropomorpha
Via Castruccio Castracane 28a, Roma
Sabato 15 febbraio 2014 alle ore 18:30
Ingresso libero e gratuito

Il resto della notizia dal sito antropomorpha.it

13 febbraio 2014

Mostra fotografica “Still Life” di Francesca Loprieno


Inaugura venerdì 14 febbraio a Roma, presso lo spazio espositivo di Laboratori Visivi, la mostra fotografica “Still Life” di Francesca Loprieno, un percorso realizzato tra Roma, Parigi, Cracovia e Varsavia che fa parte del progetto “Transizioni”, cominciato dall’artista nel 2009.

Quattro grandi città, quattro grandi piazze con una storia e una cultura differenti, accomunate da una caratteristica: ospitano il passaggio, un passaggio che spesso non ci si rende conto di compiere, ma che attraverso queste immagini la Loprieno ci costringe a osservare.

Non ci sono architetture riconoscibili o luci troppo evidenti. Non ci sono dettagli a cui appigliarsi. Sono solo attimi, transizioni appunto.

Presso Laboratori Visivi
Via dei Campani 70b, Roma
Dal 14 febbraio al giorno 8 marzo 2014
Vernissage: venerdì 14 febbraio 2014, ore 19:00
Ingresso libero

Il resto della notizia dal sito di Laboratori Visivi

"Moon" mostra fotografica di Andrea Calabresi


In mostra una selezione di 17 fotografie tratte dal nuovo progetto The Upper Half del fotografo Andrea Calabresi.

Da molti anni Calabresi lavora su progetti fotografici di lunga durata, in cui la tecnica fotografica analogica viene utilizzata per ottenere la massima ricchezza espressiva delle immagini. Nel suo ultimo progetto l'artista rende omaggio alle sorgenti luminose per eccellenza, il Sole e la Luna protagonista di questa mostra.

Nei grandi cieli notturni, dove la Luna illumina tenuemente la spettacolare casualità degli eventi atmosferici, Andrea Calabresi ricerca la fusione tra la purezza di una visione infantile e la complessità del guardare propria dell'età adulta. La Luna è lì davanti a noi, esattamente al centro dell'inquadratura, come quando da bambini provavamo a disegnarla, liberi da ogni estetismo e cruccio compositivo.

The Upper Half è anche un'esplorazione dei limiti della stessa visibilità: da una parte la fonte di luce più potente che conosciamo, dall'altra il suo pallido riflesso proiettato sulla Terra da uno dei suoi satelliti. Sole e Luna sono fotograficamente immagini al limite dell'irrealizzabilità.

Con una tecnica complessa, che però cerca di farsi invisibile per ricreare la semplicità del guardare con i nostri occhi, in Moon Calabresi insegue una forma di realismo percettivo dell'immagine, rifiutando qualsiasi deriva pittorica o spettacolarizzazione della visione. 

Le immagini in mostra sono fotografie analogiche stampate dall'autore su carta baritata alla gelatina ai sali d'argento, sette di grande formato (cm. 125 x 125) e dieci di medio formato (cm. 47 x 47).

Presso Maja Arte Contemporanea
Via di Monserrato 30, Roma
Dal 14 febbraio al 29 marzo 2014


Il resto della notizia e galleria fotografica da majartecontemporanea.com

12 febbraio 2014

Il ragazzo che gira il mondo per spiare l’ultima foto che hai fatto sul cellulare


Ivan Cash è un artista di San Francisco che con «Last Photo», così ha intitolato il suo progetto, si propone di raccogliere i riunire foto prese dagli smartphone e assemblarle in racconti collettivi che raccontino diverse comunità.

Non immagini qualunque, ma l’ultima foto scattata con il dispositivo, che Cash chiede a chi incontra, insieme a una breve spiegazione delle circostanze e dei motivi per i quali è stata scattata.

L’artista, già noto per diversi lavori, si è scelto un compito impegnativo e oneroso, visto che va attivamente alla ricerca delle ultime foto di perfetti sconosciuti e non si limita a quelle della sua cerchia di conoscenti.

Il resto della notizia dal sito giornalettismo.com

Ciao Roma. Il Photoshow a Milano, ma nel 2015


Nonostante gli sforzi di Aif e Publifiere, l’edizione romana non si farà. Appuntamento a Milano nel 2015.

Era chiaro da diverse settimane che il programmato Photoshow di Roma non avrebbe avuto luogo. Dopo un anno negativo come il 2013, per molte aziende del settore investire denaro e tempo nella fiera non era la priorità. Oggi la cancellazione delI’edizione romana del Photoshow è ufficiale e l’appuntamento con prossima è rimandato all’aprile del 2015 nella Milano dell’Expo.

Dopo il fallimento di Publifiere a seguito dei risultati negativi dell’edizione milanese dello scorso anno, l’Associazione Italiana Foto & Digital Imaging (AIF) si è trovata nella necessità di trovare una soluzione alternativa dal punto di vista organizzativo e dell’offerta. Nonostante due aziende specializzate abbiano collaborato per proporre un’edizione romana anche con qualche nuova idea, le reazioni dei possibili espositori non sono state entusiastiche.

Alla fine, quando negli ultimi giorni anche le aziende maggiori hanno rivisto le loro posizioni, il progetto è naufragato. Così, salta l’edizione romana per la quale, in vista di un evento diverso, si era anche cercata una sede che non fosse quella Fiera di Roma che non è mai stata troppo amata in particolare per la mancanza di collegamenti efficienti.

Il resto della notizia dal sito reflex.it

11 febbraio 2014

"Marco Anelli - Gesti dell'Anima" in mostra presso Cinecittadue Arte Contemporanea


Cinecittadue Arte Contemporanea continua il suo ciclo di mostre di grandi fotografi e ripropone dopo otto anni Marco Anelli, che aveva presentato il suo lavoro sul calcio.

La mostra “Gesti dell’Anima”, curata da Giovanna Calvenzi con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presenta 28 fotografie, la maggior parte di grande formato, dedicate ai più grandi interpreti della musica classica internazionale, musicisti e direttori d’orchestra di fama mondiale.

Ritroviamo in questo lavoro l’interesse per la musica di Marco Anelli, frutto della sua lunga collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che ha consentito all’autore di affinare il suo sguardo e coltivare la sua idea di musica.

Anche qui, come in altri suoi precedenti progetti – ricordiamo Il Calcio – il fotografo deve confrontarsi con la necessità di mantenere una certa distanza dal soggetto ritratto. Incredibilmente, fotografare un calciatore o un musicista all’opera impone la stessa regola: non puoi avvicinarti. Con i musicisti si aggiunge una seconda condizione: non puoi fare rumore. Le fotografie risultano quindi silenziosamente distanti e pure profondamente musicali, intime, profonde. Marco Anelli ha deciso di costruire una relazione attraverso l’assemblaggio delle sue immagini al fine di restituire il senso dell’interpretazione.

Sebbene i nomi dei musicisti raffigurati siano importanti, talvolta imponenti, l’interesse dell’autore è soprattutto quello di tentare di rappresentare la musica nel suo farsi, descrivere il rapporto tra l’esecutore e l’ascoltatore nell’unicità dell’interpretazione.

Come scrive Giovanna Calvenzi “la gestualità dei musicisti è diventata protagonista della sua indagine visiva e gli interpreti, i loro volti, i loro corpi – anche se presenti- passano quasi in secondo piano: Anelli osserva prevalentemente i gesti, quei movimenti intensi e misurati capaci di far nascere da una partitura l’emozione di una musica”.

Alcuni degli interpreti fotografati: Antonio Pappano, Leonidas KavaKos, Lang Lang, Radu Lupu, Gustavo Dudamel, Christoph Eschembach, Yuri Termirkanov, Martha Argerich, Maurizio Pollini, Uto Ughi, Christian Zacharias, Kent Nagano, Mitsuko Uchida, George Pretre, Mario Brunello, Vladimir Ashkenazy.

Presso Cinecittàdue Arte Contemporanea, Centro Commerciale Cinecittàdue
Viale Palmiro Togliatti 2, Roma
Fino a Domenica 30 Marzo 2014
Orario: dal lunedì alla domenica dalle ore 11.30 alle 19.30
Ingresso Gratuito

Il resto della notizia dal sito cinecittadue.com

Venticinque italiani tra i finalisti del Sony World Photography Awards


Ci sono anche 25 italiani tra i finalisti dell’edizione 2014 del Sony World Photography Awards e di questi, sette sono elencati tra i Professionisti e altri sette nella categoria Open.

In tutto sono infatti tre le categorie in cui sono inserite le immagini e, oltre ai professionisti e gli Open (suddivisi in 17 differenti sottocategorie) c’è anche un premio dedicato ai giovani fotografi emergenti. I finisti di questo Sony World Photography Award 2014 sono stati scelti da una giuria di giudici esperti che hanno valutato 140 mila scatti inviati da 166 Paesi differenti.

Ecco tutti i nomi dei venticinque finalisti italiani.

Per la categoria dei professionisti: Anna Di Prospero (Portraiture); Vinicio Drappo (People); Myriam Meloni (Lifestyle); Matteo Mezzadri (Still Life); Viviana Peretti (Arts and Culture); Esposito Salvatore (sia per Current Affairs che per Lifestyle); Elisa Sturaro (Arts and Culture); Valerio Bellone (Portraiture); Roberto Bragotto (Sport); Salvatore Calafato (Conceptual); Jean-Marc Caimi (Lifestyle); Fabrizio Cestari (Portraiture); Axel Fassio (Architecture/Landscape); Filippo Mutani (Travel); Annalisa Natali Murri (Contemporary Issues); Viviana Peretti (Lifestyle); Alma Photos (Landscape). Per la categoria Open: Sandro Tedde (Architecture); Angelo Abate (Enhanced); Majlend Bramo (People); Andrea Menozzi (Arts and Culture); Paolo Mezzera (People); Francesco Romoli (Enhanced); Ivan Pedretti (Panoramic). Per la categoria Giovani: Emanuel Jicmon (Culture); Francesco Macaluso (Culture)

Il resto della notizia dal sito themammothreflex.com
Galleria fotografica dal sito fotogazzetta.it

10 febbraio 2014

"Rhome - Sguardi e memorie migranti" le emozioni dei cittadini migranti nei confronti di Roma e sulla loro memoria dei luoghi


L’elemento ispiratore e caratterizzante del Museo di Roma è stato fin dagli inizi il sentimento della memoria dei luoghi della città. Nasce infatti nei primi decenni del Novecento per il desiderio, diffuso e condiviso, di fissare il ricordo dei luoghi di Roma ormai scomparsi o in via di trasformazione per effetto dei primi piani regolatori e degli interventi di epoca fascista.

In linea con il tema originario della memoria della città, il Museo ha voluto prestare ascolto e dare voce anche ai nuovi cittadini di Roma: i migranti provenienti da tutto il mondo, che fanno parte oggi del tessuto strutturale della Capitale e del resto del Paese.

In particolare, il progetto Rhome si è interrogato sulle emozioni dei cittadini migranti nei confronti di Roma e sulla loro memoria dei luoghi.

Nel lavoro sono state coinvolte 34 persone, appartenenti sia alle 14 comunità straniere più numerose a Roma sia ad altri Paesi. Le ragioni del loro trasferimento sono le più varie, così come molto diversificate sono le loro età, culture, fasce sociali, occupazioni.

Tutte abitano a Roma, da più o meno tempo. E a tutte, al termine di una lunga intervista sul proprio rapporto con la città, è stata posta la domanda: "Qual è un luogo di Roma che non dimenticherai mai, un luogo che porteresti sempre con te, anche se tornassi nel tuo Paese d’origine o andassi a vivere in un altro posto?"

A ciascuno è stato chiesto di esprimere e affidare il proprio ricordo non soltanto alle parole ma anche a un’immagine fotografica. 12 fotografi, allievi e insegnanti dell’Associazione Officine Fotografiche Roma, hanno accompagnato ciascun migrante in questo percorso stimolante e impegnativo.

Insieme, hanno intessuto un dialogo mirato a comprendere in profondità le ragioni della scelta del luogo, ragionando sulla costruzione dell’immagine, l’inquadratura più adatta ad esprimere la visione personale di ogni singolo partecipante. Ogni fotografo si è reso così “occhio” del partner, lasciandogli la regia dell’immagine. Nella stessa ambientazione, i fotografi hanno realizzato il ritratto dei migranti.

Tutte le fotografie sono state realizzate nel corso di diversi mesi da 12 associati di Officine Fotografiche Roma che hanno seguito passo passo lo sviluppo del progetto, curato da Claudia Pecoraro con la supervisione fotografica del direttore artistico Emilio D'Itri: Alessandro
Amoruso, Massimo Bottarelli, Gaetano Di Filippo, Nazzareno Falcone, Claudio Imperi, Emanuele Inversi, Marco Marotto, Gianclaudio H. Moniri, Ernesto Notarantonio, Elda Occhinero, Marco Santi, Annalisa Spanò.


Presso Museo di Roma Palazzo Braschi
Piazza San Pantaleo 10 e Piazza Navona 2, Roma
Dal 12 febbraio al 30 marzo 2014
Presentazione stampa 11 febbraio 2014 ore 11.00
Ingresso libero


Il resto della notizia dal sito Museo di Roma Palazzo Braschi
Altre informazioni dal sito di Officine Fotografiche Roma

Francisco Salamone l’architetto della pampa in mostra presso la Casa dell’Architettura di Roma


Il 10 febbraio, presso la Casa dell’Architettura di Roma, si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica "Francisco Salamone, l’architetto della Pampa", un progetto del fotografo e reporter free-lance Stefano Nicolini. Fino al 28 febbraio sarà possibile scoprire, attraverso 34 immagini uniche, l’opera dell’architetto Francisco Salamone, nato in Sicilia nel 1897 ed emigrato in Argentina a soli quattro anni.

Salamone fu uno degli artefici della prima urbanizzazione della pampa Argentina a sud ovest di Buenos Aires, tra il 1936 e il 1940, dove curò personalmente ogni aspetto dei settanta edifici pubblici realizzati.

Le fotografie di Nicolini, in bianco e nero e realizzate in stampa chimica ai sali d’argento, sono un omaggio all’eclettismo creativo di Salamone e ne declinano ogni caratteristica professionale: astrattismo figurativo, gigantismo, prospettiva dinamica, protagonismo delle linee verticali, magnificazione della tecnologia e utilizzo del cemento armato, la “pietra liquida” che si stava scoprendo proprio in quel periodo.

All'inaugurazione interverranno l’autore Stefano Nicolini, l’arch. Flavio Mangione (CTS Casa dell’Architettura) e la prof.ssa Laura Cherubini, una delle protagoniste della critica dell’arte italiana e docente presso l’Accademia di Brera.

Presso la Casa dell’Architettura di Roma
Piazza M. Fanti 47, Roma
Dal 10 al 28 febbraio 2014
Inaugurazione alle ore 17:00 del 10 febbraio 2014


Il resto della notizia dal sito Nadir news
Altre informazioni dal sito casadellarchitettura.it

7 febbraio 2014

"Fotopsias": mostra fotografica di Andrés Torca presso Antropomorpha Fotografia


Andrés Torca, fotografo spagnolo che ha portato la sua sperimentazione fotografica in giro per il mondo, coniuga insieme le sue capacità tecniche di camera oscura con la sua analisi dell’uomo, creando fotografie uniche.

Le immagini divengono così tridimensionali, in un continuo gioco di rimandi tra gli strappi dei provini, simili alle pennellate di un pittore, ed il corpo nel suo complesso, ricomposto in una nuova forma ibrida.

Volti e corpi di varie etnie vengono scomposti ed analizzati come in un’autopsia dell’immagine e ricomposti in un complesso processo di assemblaggio fotografico.

Le fotopsie esposte sono a grandezza naturale, spingendo l’osservatore al confronto con immagini umane simili alla propria ma al tempo stesso rimescolate in un puzzle unico, diverso. Andrés ha un approccio “alchimista”, lavora con le idee a cui i materiali e le discipline si sottomettono, formando un corpus d’opere eterogeneo.

Presso Antropomorpha Fotografia
Via Castruccio Castracane 28a, Roma

Inaugurazione Sabato 8 febbraio 2014 dalle ore 18

Altre informazioni dal sito di Antropomorpha Fotografia

6 febbraio 2014

"Cinderellas" mostra fotografica di Annalisa Natali Murri presso WSP Photography


Per secoli gli Hijras (parola che in Urdu indica chi abbandona la tribù), gli appartenenti al cosiddetto "terzo genere", hanno avuto un ruolo fondamentale nella nella ritualità di molti paesi asiatici. Chi non nasceva né uomo né donna in passato veniva venerato come una semidivinità, era simbolo di prosperità e buona sorte. Oggi il più delle volte suscita solo disprezzo, diffidenza o ilarità: i tempi sono cambiati, e la vita degli Hijras si è fatta estremamente più difficile, specialmente in un paese come il Bangladesh.

Sabato 8 febbraio dalle ore 19:00 inaugura "Cinderellas", il lavoro della fotografa Annalisa Natali Murri dedicato alla condizione delle Hijras, transessuali del Bangladesh. Se ne discutera' l’autrice che presenterà il suo progetto.

Presso WSP Photography
Via Costanzo Cloro 58, Roma (metro B san paolo)
Inaugurazione e incontro con la fotografa 8 febbraio ore 19:00
La mostra sarà aperta fino al 7 marzo 2014
Dal lunedì al sabato (escluso martedì) dalle 19:00 alle 23:00

Il resto della notizia dal sito di WSP Photography

"Carnival Motel" fotografie di Francesco Viscuso in mostra presso OF


La psicosi umana nelle fotografie di Francesco Viscuso che con la dirompente serie, onirico – surreale, di Carnival Motel narra le storie tratte dai diari di Emerick Lenders. Una realtà cruda e suggestionata che contempla personalità e stati d'animo della società contemporanea. Edgar, Paulette, Clarissa e altri personaggi vivono nello stesso motel, tutti con psicosi diverse.

Il proprietario (immaginario) del motel si chiama Emerick Lenders e la sua curiosità nei confronti del comportamento umano gli fa prendere la decisione di rilevare, un giorno di Carnevale, quel motel da tempo abbandonato, ricco di suggestioni. Personaggi come Edgar, che saliva le scale canticchiando canzoni d'amore e poi la sera si dedicava alla morte, o Paulette, creatura delicata che collezionava forbici e amava cucire, ma si tolta la vita su un cedro, in una giornata di primavera. Clarissa invece vagava quasi nuda e si prostituiva per pochi soldi e, sebbene alcolizzata e fumatrice dall'età di 13 anni, è morta a settantasette anni nel sonno, serena.

Questi ed altri sono i personaggi che popolano il motel, un luogo che mette in scena attori senza teatro, cittadini senza città, orfani, schiavi, reietti, rifiutati, malati, assassini, criminali, ladri, prostitute, poeti. Vite improbabili, ambientate in un luogo dove non si vedono mai le stanze. Immagini di folli, anime dal volto celato fasciati da un bianco e nero dal sapore gotico. Storie che aprono uno spiraglio sulla comprensione del dramma esistenziale, sulle loro piccole e grandi follie, sull’abisso dell’umana solitudine nell’epoca del delirio capitalistico.

Artista del proprio tempo, Viscuso (alias Emerick Lenders) è artigiano delle immagini e della rappresentazione, vive la società cui appartiene esibendo una violenta critica della nostra società che produce ogni genere di aberrazione.

Presso Officine Fotografiche
Via Giuseppe Libetta, 1 - Roma
Dal 10 al 28 febbraio 2014
Inaugurazione Venerdì 7 febbraio alle 19.00
Le fotografie esposte sono in vendita, informazioni presso la segreteria

Il resto della notizia dal sito di Officine Fotografiche

5 febbraio 2014

Il fotografo dell’AP Narciso Contreras ha perso il lavoro per una foto contraffatta


In questa foto scattata in Siria il 29 settembre 2013 è ritratto un ribelle siriano durante un combattimento contro l’esercito a Telata, nella campagna della provincia di Idlib.

Nell’immagine originale (in alto) è visibile una telecamera nell’angolo sinistro della foto. Il fotografo freelance Narciso Contreras, che ha venduto la foto all’Associated Press (Ap), ha contraffatto la foto e ha cancellato la telecamera (in basso). Al suo posto ha copiato e incollato dei particolari dello sfondo. Le foto scattate in Siria da Contreras, insieme a quelle di altri cinque fotografi dell’Ap, hanno vinto il premio Pulitzer del 2013 nella categoria breaking news. Tra le foto presentate dall’agenzia fotografica non c’era la foto ritoccata.

Ma quando Ap ha scoperto il ritocco fatto in fase di editing, ha interrotto i rapporti professionali con il fotografo e ha ritirato tutte le sue foto dalla vendita.

"Le foto di Ap devono sempre dire la verità, non alteriamo o manipoliamo il contenuto di una foto, in nessun modo. Nessun elemento deve essere aggiunto o rimosso da qualsiasi foto", c’è scritto nel codice etico dell’agenzia.

Il resto della notizia dal sito internazionale.it
Le considerazioni di Michele Smargiassi dal suo blog Fotocrazia
Le considerazioni di Francesco Zizola dal sito huffingtonpost.it