23 aprile 2012

Witness Journal 48



Da qualche giorno e' disponibile il nuovo numero del Witness Journal da consultare online, in questo numero:

Homeless di Lee Jeffries
Lee Jeffries è un fotografo autodidatta che da diverso tempo lavora per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione dei senzatetto. Recentemente ha attraversato la Florida questo è il suo lavoro parte di un progetto nato 4 anni fa a Londra

Slum's insider di Francesco Giusti e Filippo Romano
Mathare è un gigantesco slum all’interno dell’area urbana di Nairobi, secondo in base alla popolazione solo a quello di Kibeira, un buco nero dove si assiepano 600 mila abitanti. Un progetto fotografico in costruzione

Architettura ad Amburgo di Maurizio Moschese
Il progetto della HafenCity ad Amburgo è un piano di sviluppo del Waterfront della città, che aumenta la superficie fruibile della stessa di circa il 40%, attraverso un progetto altamente sostenibile che riesce a conciliare tradizione e innovazione

L'isola che non c'è di Jacopo Querci
Non busso alla vostra porta. Non vengo a proporvi un nuovo contratto per il gas. Io sono il gas, lo faccio, lo lavoro. Un turno dietro l’altro. Non siamo robot, ci piace il silenzio del mare mentre siamo sospesi su pareti di cemento e acciaio

Occupy the ship di Enrico Doria e Francesco Sabbatini
Questa è la storia di alcuni dei lavoratori occupati nella cantieristica navale di Trapani, che lottano strenuamente contro il licenziamento deciso dalla società che gestisce il cantiere, nell’indifferenza di buona parte della città e delle istituzioni

Il più bel giorno della mia vita di Luca Napoli
Insieme da 16 anni, per strada, a Milano. Rosaria e Giacomo, stazione Garibaldi. In realtà vivono di nulla. Un caffè, qualche sigaretta, i bagni della stazione, un pasto freddo consumato per strada o nella mensa della Caritas. Tutto mi appare ingiusto e doloroso

De la vache à la fontine di Francesco Zoppi
La fontina DOP si produce tramandando di generazione in generazione gesti antichi, e oggi come un tempo i pastori valdostani mostrano questi gesti alle nuove leve, facendo progredire la storia verso una società genuina e multiculturale

I luoghi della memoria di Ugo Panella
La guerra sporca fu un programma di repressione violenta attuato in Argentina con lo scopo di eliminare qualunque forma di protesta e di dissidenza nel paese, organizzato e condotto, tra il 1976 ed il 1983, dalla Giunta Militare argentina, capeggiata da Jorge Rafael Videla

L'altro sport di Manuela Cigliutti
Incontro ravvicinato con Adam Pretty, fotografo Australiano di Getty Images e vincitore del second prize categoria Sports al World Press Photo Awards 2012

Leggi il nuovo numero online

22 aprile 2012

19 aprile 2012

Canon 5D Mark III: Filtra Luce nel Corpo, Canon lo Ammette



Dopo le giuste lamentele da parte dei canonisti, quei pochi che sono già riusciti a mettere le mani sulla nuovissima Canon 5D Mark III, e' arrivato il comunicato ufficiale dell'azienda, pubblicato nel sito di Canon USA. Ammette l'esistenza di un problema e promette una rapida indagine per arrivare a una soluzione.

In sostanza, accade che utilizzando la macchina in particolari condizioni di ripresa - ad esempio in un interno poco illuminato - e attivando la retro illuminazione del display LCD (quello sulla parte alta della macchina, con le informazioni), la luce penetra all'interno del corpo macchina ingannando l'esposimetro e rendendo, di fatto, gli scatti inutilizzabili.

Altre informazioni

“Argento Vivo”: collettiva di stampa manuale in bianco e nero presso WSP Photography


Argento Vivo è un’esposizione collettiva che raccoglie alcuni lavori realizzati nei corsi di stampa in bianco e nero di Officine Fotografiche.

Risponde a diversi desideri. Cristallizzare una fase della ricerca, restituire in forma di immagini le pratiche e le tecniche apprese, costruire spazi e momenti di osservazione sullo stato della fotografia analogica, che è una delle anime della fotografia, non soltanto il suo passato.

La stampa si fa soggetto quanto il contenuto dell’immagine, e mostra il gesto di scrivere attraverso la luce.

Sette partecipanti dei Corsi 2011-2012 tenuti dalla docente Samantha Marenzi presso Officine Fotografiche propongono una serie di tre stampe ciascuno di formato 30×40, attraversando diverse tecniche di ripresa.

Sguardi diversi disposti a condividere uno spazio di visione, a tracciare le linee di un disegno sensibile: Eleonora Polselli "Il mare oltre", Paolo Del Signore "Come non ti ho mai visto", Luca Guerri "Torre Flavia Continuum", Cristiana Vazzoler "Eurhole", Gianluca Capri "Geometrie mediterranee", Alberto Casini "Heima:Islanda", Marina di Fonzo "Hell’s Gate National Park – Kenya 2011".


Dal 21 Aprile all'8 Maggio
inaugurazione sabato 21 Aprile 2012 h 19.00
Presso WSP Via Costanzo Cloro 56/58, Roma


Altre informazioni e slideshow

18 aprile 2012

Assegnati i TIPA Awards 2012



La Technical Image Press Association (TIPA) ha assegnato i premi per i migliori prodotti imaging dell’anno.

Alla votazione per la XXII edizione dei TIPA Awards hanno partecipato i rappresentanti delle 29 riviste associate e del Camera Journal Press Club (CJCP), consorella giapponese.

La votazione è avvenuta a Cape Town nel corso dell’annuale Assemblea Generale il 24 marzo.

Dalla fondazione nel 1991, TIPA ha premiato 473 prodotti di oltre 70 produttori da 13 paesi. Le motivazioni (in inglese) sono pubblicate nel sito tipa.com. Le motivazioni in italiano seguiranno nei prossimi giorni.

Il resto della notizia e l'elenco dei prodotti premiati

17 aprile 2012

Presentazione editoriale: "Storia della fotografia in Cina - Le opere di artisti cinesi e occidentali"

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Com’è nata e come si è diffusa la fotografia in Cina?

Marco Meccarelli, orientalista e Antonella Flamminii, storica dell’arte, propongono in questo volume dal ricco apparato iconografico un’indagine storica sulla nascita e sul divenire della fotografia in Cina fino al 1979.

Si tratta del primo contributo italiano al dibattito internazionale, condotto mediante un innovativo metodo critico, che affronta parallelamente l’uso dell’immagine da parte di artisti cinesi in patria e di occidentali che vi si sono recati e si sono posti in relazione con l’Oriente.

Il volume si avvale anche di un saggio di Yee Hua Foo, erede di uno dei più importanti fotografi cinesi degli anni ’30, che offre un contatto diretto ed esclusivo con la visione cinese dell’Occidente. Si partecipa così a quel dialogo tra civiltà che ha valicato i confini tra le culture di appartenenza e si riflette sull’apparire e il dispiegarsi di un codice universale, dopo millenni di ricerca sull’immagine. Alla presentazione interverranno gli autori e verrà presentato un video di Yee Wah Foo.


Mercoledi 18 aprile ore 18.30
Presso la libreria Orientalia Kissaten
Via Giolitti 321, Roma


Il resto della notizia
Informazioni sul volume

Giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo. A cura di Punto di Svista, presso OF



Gli organi di informazione e l’uso delle immagini. Dalla spettacolarizzazione delle news all’infotainement, passando per la concentrazione del mercato editoriale italiano fino all’analisi di un caso concreto: il processo Eternit di Torino visto dai media.

Sono i temi della seconda edizione delle Giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo, a cura di Alfredo Covino e Maurizio G. De Bonis per Punto di Svista e organizzata da Officine Fotografiche di Roma, dal 18 al 20 aprile 2012. Tre appuntamenti di approfondimento e dialogo con addetti ai lavori, giornalisti, critici e photoeditor che culmineranno con la visione, in anteprima a Roma, del film documentario di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller, Polvere – Il grande processo dell’amianto.

Tutti gli appuntamenti, a ingresso libero, vedranno docenti, giornalisti, fotografi e operatori del settore interagire con il pubblico presente, anche grazie a proiezioni di immagini e sequenze di film che rappresenteranno i testi visuali sui quali discutere.

PROGRAMMA
-Mercoledì 18 aprile 2012, ore 18.30
Seminario: La natura ambigua dell'immagine documentaria
Conducono: Maurizio G. De Bonis e Andrea Attardi

-Giovedì 19 aprile 2012, ore 18.30
Incontro-Dibattito: Fotografia e (libera) stampa
Intervengono: Tiziana Faraoni, Stefano Simoncini, Luca Locatelli
Moderano: Emilio D’Itri, Alfredo Covino e Maurizio G. De Bonis

-Venerdì 20 aprile 2012
Slideshow-Tavola rotonda-Proiezione: Eternit-Una tragedia italiana

Da mercoledì 18 a venerdì 20 aprile 2012
Presso Officine Fotografiche
Via G. Libetta 1, Roma
Ingresso Libero

Altre informazioni e il dettaglio del programma

16 aprile 2012

"Dialoghi sulla fotografia": Cinque letture delle immagini storiche dagli archivi dell'ICCD



Marina Miraglia, Lorenzo Scaramella, Dario Coletti, Pierangelo Cavanna e Antonello Frongia dialogano in pubblico con gli esperti dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione sulla base di una selezione di fotografie storiche scelte tra le collezioni dell'Istituto.

Lo sguardo dello storico dell'arte, del conoscitore delle tecniche fotografiche, del fotografo, del conservatore e gestore di archivi fotografici: diversi modi di "vedere" la fotografia che mostrano quanti significati e quante suggestioni si possano trarre dalla lettura di una immagine storica.

Martedì 17 aprile 2012, ore 17,00 - 20,00
- Linguaggio e tecniche: le fotografie della collezione Piero Becchetti lette da Lorenzo Scaramella con Stefano Valentini
- Fotografi pittori: le fotografie di Francesco Paolo Michetti lette da Marina Miraglia con Clemente Marsicola


Mercoledì 18 aprile 2012, ore 17,00 - 20,00
- Lo sguardo del fotografo: le fotografie dell'industria alimentare Cirio di Luciano Morpurgo lette da Dario Coletti con Massimo Cutrupi
- Belle Arti e fotografie: il fondo fotografico del Ministero della Pubblica Istruzione letto da Pierangelo Cavanna con Elena Berardi

Giovedì 19 aprile
- Paesaggi d'America: gli album americani Grazioli e Torlonia letti da Antonello Frongia con Laura Moro

Presso l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
Via di San Michele 18, Roma


Altre informazioni

Introduzione alle tecniche di stampa in bianco e nero: laboratorio condotto da Samantha Marenzi



Il laboratorio, condotto da Samantha Marenzi, prevede un ciclo di 4 incontri dedicati alla stampa in bianco e nero che si terranno il venerdì dalle 19 alle 22.

Di seguito le date e i costi, che comprendono il materiale di consumo (carta, acidi). Il numero massimo di partecipanti è 4, uno per ingranditore.

Venerdì 28 aprile, 4 maggio, 11 maggio, 18 maggio h 19.00-22.00
12 ore complessive - € 160,00


Via Ostiense 196/A (Metro B - San Paolo Basilica)


Per informazioni e iscrizioni: samanthamarenzi@gmail.com

14 aprile 2012

Robert Doisneau, i 100 anni dell'uomo che immortalò il bacio più famoso



Il 14 aprile 1912, esattamente 100 anni fa, nasceva a Gentilly Robert Doisneau, fotografo francese morto nel 1994.

Doisneau si era avvicinato alla fotografia a 22 anni, quando venne assunto come fotografo industriale alle officine Renault, dopo aver studiato litografia alla école Estienne di Chantilly, ed aver svolto l'apprendistato presso uno scultore.

Fu membro della resistenza francese negli Anni 40, alla fine della guerra cominciò a lavorare con Pierre Betz, editore del giornale Le Point, e dal 1946 divenne fotografo freelance per l'agenzia Rapho, con la quale lavorò per circa 50 anni.

Vinse il Kodak Prize nel 1947, ma la sua opera più famosa resta senza dubbio 'Bacio davanti all'hotel De Ville', scattata nel 1950.

La foto del bacio: l'identità dei ragazzi ritratti nella foto è rimasta segreta fino al 1992, quando Denise e Jean-Louis Lavergne denunciarono l'artista per averli fotografati senza la loro volontà. A quel punto Doisneau fu costretto ad ammettere che i due personaggi dell'opera erano in realtà due attori e modelli: Françoise Bornet e Jacques Carteaud. La Bornet fu pagata in parte con una stampa originale, che nell'aprile del 2005 vendette per 155 mila euro.

Doisneau si è spento il primo aprile 1994 a Montrouge, il sobborgo a sud-est di Parigi nel quale ha passato gran parte della sua vita, ed è sepolto a Raizeux, accanto alla tomba della moglie.

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12 aprile 2012

"Storie di mafia": mostra di Letizia e Michela battaglia presso 10b Photography


Due donne legate dall’appartenenza alla stessa terra, la Sicilia, e da una forte passione civile, offrono la loro testimonianza dell’infamia dei fatti di mafia, a venti anni dalla stagione delle stragi.

Da un lato Il dolore della memoria di Letizia Battaglia, fotogiornalista palermitana tra le più apprezzate al mondo: 17 fotografie in bianco e nero raccontano i crimini mafiosi degli anni di piombo fino all’uccisione di Falcone nel 1992 e gli effetti dell'azione della mafia sulla società siciliana di quegli anni. La violenza dei crimini passati rivive attraverso la forza delle immagini di Letizia: “morti ammazzati”, sangue, dolore, disperazione.

Dall'altro Topografia della memoria di Michela Battaglia, giovane fotografa palermitana, che ha documentato i luoghi in cui quelle stragi sono state compiute. Ventiquattro fotografie a colori ritraggono quei luoghi oggi, il più delle volte estranei ai massacri spesso dimenticati, altre volte ricordati con lapidi e targhe commemorative. Su ogni fotografia - in caratteri rossi - sono riportati il nome della vittima, la data e il luogo dell'omicidio.

Storie di mafia, attraverso il dialogo tra l'evidenza della violenza dei crimini passati e l'apparente estraneità a quei massacri nei luoghi odierni, vuole ribadire l'importanza del ruolo della memoria nella lotta contro la mafia.


Dal 13 aprile al 3 giugno 2012
Presso 10b Photography
Via San Lorenzo da Brindisi 10b, Roma
Inaugurazione: venerdì 13 aprile ore 18.30 (alla presenza delle autrici)


Altre informazioni

11 aprile 2012

Presentazione editoriale presso OF: i colori di Cuba nel nuovo volume "Al Campo" di Ernesto Bazan



Ottantotto fotografie in duecento pagine a colori. È il nuovo libro sulla campagna cubana, Al Campo, del fotografo Ernesto Bazan. La presentazione, in programma per il 13 aprile a Officine Fotografiche, sarà accompagnata da una proiezione che, attraverso video, musica, voci fuori campo e fotografie, ci regala un'interpretazione unica di questo volume fatto con molto amore e tanta anima.

Realizzato grazie al prezioso aiuto di oltre 60 suoi studenti che, ancora una volta dopo Bazan Cuba, l'hanno sostenuto sia nella parte creativa che in quella economica, Ernesto Bazan è riuscito a portare alla luce questa nuova pubblicazione su Cuba. Cinque anni di lavoro ritraendo in maniera intima, poetica e personale la vita quotidiana dei suoi amici contadini. L’incontro con questa gente semplice, onesta e sensibile è stato un momento importante nella vita del fotografo sull'isola. La campagna cubana gli aprì inoltre nuove opportunità fotografiche. Dal 2001 al 2005 trascorse lunghi periodi fra queste terre, facendo nuove amicizie mentre si perdeva fra paesaggi e ambienti fortemente reminiscenti della Sicilia rurale della sua infanzia.

Ritornando regolarmente a visitare i suoi amici Fidel, Miguel, Josè, Inesita e le loro famiglie, Bazan è riuscito a raggiungere, con i suoi soggetti, un livello di intimità profonda riuscendo a cogliere vari rituali: dal duro lavoro dei campi alla condivisione di un pasto, fino al sorseggiare bicchierini di rum parlando dell'esistenza, di semine e raccolti. Il suo modo di fotografare cambia radicalmente grazie a questi incontri: fare foto non è più la priorità assoluta ma diventa soltanto una delle componenti di questo ricco scambio tra esseri umani.

Durante la presentazione di Al Campo verrà proiettato l'audio visuale realizzato da Juan de la Cruz che attraverso video, musica, voci fuori campo e fotografie ci regala un'interpretazione unica di questo libro fatto con molto amore e tanta anima.
Dopo la presentazione, l'autore avrà il piacere di firmare le copie in vendita.


Presso Officine Fotografiche
Via Libetta 1, Roma
Venerdi 13 aprile ore 19.00

Altre informazioni

10 aprile 2012

Mostra: "OSCURITA’ – luogo frammento memoria". Fotografie di Orith Youdovich presso Galleria Gallerati



In mostra dieci fotografie di diverso formato che creano al loro interno e attraverso gli occhi dello spettatore un filo conduttore, un discorso da poter percepire. Il celato, l’indefinito, persino l’a-sistematico è ciò che è racchiuso nello stesso termine di Oscurità, titolo della mostra. Con ciò si indica qualcosa che non conosciamo ma che potremmo conoscere ciascuno in maniera distinta e mai uguale.

Ed ecco che appaiono i tre soggetti principali del percorso: frammento, luogo e memoria. I frammenti degli edifici di un passato, di un Tutto che non dev’essere necessariamente ricomposto perché ‘un edificio non può essere considerato al massimo del suo splendore sinché non siano trascorsi quattro o cinque secoli [...] noi non abbiamo nessun diritto di toccarli, non sono nostri. Essi appartengono in parte a coloro che li hanno costruiti e in parte a tutte le generazioni che ci seguiranno’ (John Ruskin).

Immagini di luoghi che sono lasciati indefiniti per dare spazio a quel senso dell’individualità e quella memoria di cui parlava James Hillman e che emerge inconsapevolmente proprio dallo stesso luogo.


Dal 12 aprile al 30 maggio 2012
Presso Galleria Gallerati
Via Apuania 55, Roma
Inaugurazione: giovedì 12 aprile 2012, ore 19.00

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9 aprile 2012

6 aprile 2012

Magazine "Unless you will" numero 21 disponibile online



Da qualche giorno e' disponibile (per il download gratuito in formato PDF) il numero 21 della rivista di fotografia "Unless you will" fondata e curata da Heidi Romano.

In questo nuovo numero sono presentati i lavori dei seguenti autori: Mickey Smith, Matthias Heiderich, Simon Harsent, Klaus Pichler, Marco Vernaschi.

Particolarmente interessante il lavoro "Placebo" di Marco Vernaschi.

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5 aprile 2012

Inaugurazione mostra di Massimo Siragusa: 3° capitolo dell’Instant Collection Project presso ars-imago



ars-imago presenta il terzo capitolo di Instant Collection Project, un ciclo di esposizioni in cui diversi fotografi contemporanei sono invitati a realizzare dei lavori espressamente per lo spazio espositivo della ars-imago gallery, utilizzando le pellicole di Impossible Project, le nuove pellicole istantanee per macchine fotografiche Polaroid. Piuttosto che rivolgerci a specialisti dell’immagine istantanea, abbiamo scelto degli artisti con percorsi molto diversi, chiedendogli di abbandonare i loro strumenti consueti per provare a ‘trasfigurarsi’ attraverso l’uso di una tecnica fotografica assai lontana dai loro linguaggi abituali. Il progetto è curato da Fabio Severo.

Il primo gruppo di autori e' composto da Alessandro Imbriaco, Marco Zanta e Massimo Siragusa, tre fotografi che pur provenendo da percorsi assai diversi sono giunti a condividere uno stile in cui la cura della composizione, la ricchezza dei toni e una certa riflessività dell’immagine guidano la loro ricerca artistica, e che attraverso l’esperienza completamente altra della pellicola istantanea provano a riscoprire da capo, come fosse la prima volta, che cosa li guida verso la ricerca di un’immagine.


Inaugurazione Venerdi 6 aprile ore 19:00
Presso ars-imago
Via degli Scipioni 24/26, Roma


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4 aprile 2012

Fraction Magazine numero 37



Da qualche giorno e' disponibile per la lettura online il numero di Aprile 2012.

Leggi il numero 37 online

3 aprile 2012

Mostra al Palazzo delle Esposizioni: Arturo Ghergo - Fotografie 1930-1959



Nel panorama della fotografia “di studio” prodotta in Italia tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, la figura di Arturo Ghergo è certamente quella che meglio incarna la tensione verso quell’ideale di bellezza e di eleganza che nel mondo anglosassone veniva compreso nella nozione di glamour.

Ghergo è l’unico fotografo, in un’Italia in bilico tra provinciali resistenze pittorialiste e timide spinte moderniste di gusto neoclassico, a percorrere coscientemente e insistentemente la via già tracciata negli Stati Uniti dalla fotografia di moda e di cinema, applicando, reinventandoli ad uso e gusto della nuova cultura visiva nazionale, i moduli figurativi di una società progredita e sofisticata, in particolare per ciò che riguarda il soggetto femminile, ridefinito in forme e valori espressivi inediti, spesso in netta discontinuità dai canoni estetici auspicati e propagandati dal gusto conservatore dell’epoca.

Arturo Ghergo nasce nel 1901 a Montefano, in provincia di Macerata e si trasferisce a Roma nel 1929. Qui apre uno studio fotografico nella centralissima via Condotti, dove pratica esclusivamente l’arte del ritratto, rigorosamente nel formato 18x24 cm, in cui il controllo sapiente e maniacale della luce e della posa produce vere e proprie “icone”, espressamente concepite per acuire la distanza insormontabile fra il soggetto effigiato e i “comuni mortali”.

Gli espedienti retorici sono esclusivamente affidati proprio alla luce, avvolgente, misterica, a volte vagamente simbolica. Il resto lo fa il ritocco manuale, vero e proprio intervento di chirurgia estetica, materialmente eseguito sulle carni vive della pellicola fotografica e poi dissimulato con ulteriori espedienti pittorici, e sapienza d’alchimista. I fianchi e le braccia si sfinano, i seni si sollevano, la pelle diventa liscia come seta, gli occhi brillano di una luce profonda, soprannaturale...


A cura di Claudio Domini e Cristina Ghergo
Presso il Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale 194, Roma
Dal 3 aprile al 8 luglio 2012


Altre informazioni e galleria fotografica

2 aprile 2012

L'Italia e un grande fotografo: Leonard Freed in mostra a Roma con "Io amo l'Italia"



Noto soprattutto per le sue immagini del movimento per l'emancipazione degli afroamericani, Leonard Freed è considerato tra i più grandi fotoreporter mondiali del secolo scorso.

Newyorkese, membro dell'agenzia Magnum, ha cominciato la carriera di fotografo indagando sulle proprie radici ebraiche in Europa e Israele, salvo poi tornare negli Stati Uniti dove, dal 1963, si è dedicato al tema della discriminazione razziale degli afroamericani, realizzando reportage famosi e di grande risonanza per riviste di grande prestigio come Life.

Eppure Freed aveva un rapporto speciale anche con il nostro paese, che visitò decine di volte e che definiva una delle sue fonti principali di ispirazione. “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della gente”, disse dell'Italia.

Non a caso i suoi scatti realizzati a Roma, Firenze, Napoli, Milano e Palermo raccontano soprattutto l'aspetto umano del nostro paese, come era peraltro nello stile empatico di Freed. La mostra Leonard Freed: "Io amo l'Italia" raccoglie 100 scatti italiani del grande fotografo Magnum.

Dal 30 marzo al 27 maggio 2012,
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1B, Roma


Il resto della notizia e galleria fotografica
Altre informazioni dal sito del Museo di Roma in Trastevere

1 aprile 2012

Foto della settimana

Untitled by Missy Prince
Untitled, a photo by Missy Prince on Flickr.