23 gennaio 2012

Olympus rilancia con la OM-D



Chi non ricorda e non rimpiange la serie Olympus OM?

Lanciata nel 1972, era la reflex 35mm più compatta del momento. Tra quelle di maggior successo del settore, terminò con l’arrivo dell’autofocus. Il fiasco della Olympus OM-707 autofocus, nel 1986, spinse la casa ad abbandonare la produzione di reflex 35mm per dedicarsi alla linea IS, compattone con mirino reflex ma ad obiettivo zoom fisso.

Ora, la gloriosa serie tornerà a rivivere in formato digitale come OM-D. Sarà un modello “epocale” come lo ha definito di recente il marketing manager di Olympus Haruo Ogawa? Il manager in un’intervista aveva parlato anche di un nuovo “straordinario mirino” che fa immaginare solo una versione top di gamma.

Sarà interessante scoprire se questo modello farà parte del gruppo delle Micro Quattro Terzi o se, invece, non adotterà un sensore di formato maggiore. L’impiego di un sensore tipo APS-C sarebbe utile più dal punto di vista del marketing che da quello tecnico anche perché questa scelta richiederebbe una gamma di obiettivi ad hoc. Nella foto, la versione M-1 venduta in Giappone. Dopo le rimostranze di Leica a causa della lettera “M” che contraddistingue i suoi modelli, Olympus ha adottato la sigla OM.

Il mistero verrà forse svelato in occasione della fiera CP+ di Yokohama (Tokyo) da 9 al 12 febbraio, dove potrebbe far capolino anche una reflex E-6, come ha lasciato intuire lo stesso Haruo.

NDR sarebbe interessante se tirassero fuori un modello full frame

Il resto della notizia