11 dicembre 2012

Alien Skin Exposure 4, il genio della pellicola: approfondita recensione del plugin per PS e LTR


L'ultima versione del plug-in per Photoshop e Lightroom prodotto da Alien Skin si conferma una delle soluzioni più interessanti per gestire parte della postproduzione, soprattutto se l'obiettivo è il “bianco e nero”.

Alien Skin Exposure non è certo una novità, almeno per gli addetti ai lavori e per tutti coloro che, da quando son rimasti orfani delle pellicole, sono in cerca di uno strumento capace di riprodurre quel tipo di immagini a partire da un file digitale anziché da un negativo.

La "mission" di questo programma, per usare le stesse parole del produttore è proprio quella di "togliere il digitale dalla fotografia digitale". Una provocazione basata su un gioco di parole che però dà bene il senso di cosa permettono di fare gli strumenti messi a disposizione degli utenti.

Tanto per darvi un'idea di cosa si intende con togliere il digitale, uno dei tanti tool a disposizione permette di intervenire sul rumore per migliorarne l'aspetto (rendendolo più simile a quello prodotto sulle pellicole) o addirittura di aggiungerlo. Sembra un'eresia in tempi in cui i produttori continuano a sfornare fotocamere capaci di lavorare a sensibilità sempre più alte proprio grazie allo sviluppo di filtri che diminuiscono quanto più possibile gli effetti del rumore stesso o considerando che la stessa Adobe migliora, versione dopo versione, i propri software sotto il medesimo profilo, ossia ottimizzando gli algoritmi che regolano il funzionamento degli strumenti per la gestione del rumore stesso.

Nonostante le apparenze, tutto questo non solo ha un senso ma è anche logico. Infatti, mentre l'industria prosegue la sua ricerca nell'unica direzione possibile, c'è anche chi si preoccupa di far sì che questa innovazione non comporti necessariamente anche la perdita di una parte importante di fotografia, come un certo tipo di bianco e nero che ha contraddistinto la storia del novecento, in termini di immagine.

Leggi l'approfondita recensione di 8 pagine di Amedeo Novelli
Il sito ufficiale del plugin