5 novembre 2012

"Liberatorie, che scocciatura": interessante articolo di Marco Pinna dal suo blog "Fuori Fuoco"


Vi trovate in Africa, in un piccolo villaggio di capanne di fango nel mezzo della savana. Scendete dal  fuoristrada e venite attorniato dai bambini: vi accolgono con curiosità, sono allegri, vi chiedono qualche moneta, magari vi portano a conoscere la madre, che sta macinando cereali in un pestello di fronte alla sua capanna. Avete la macchina fotografica al collo, e naturalmente la usate. Il bambino vi sorride: click. La madre, indifferente, continua a pestare: click. Arriva il capovillaggio per capire cosa sta succedendo: click.

Tornati alla vostra bella casetta in Italia, vi mettete davanti al computer e scaricate le foto. Bella questa del bambino africano, è venuta proprio bene! Quasi quasi, pensate, la mando al Concorso fotografico di National Geographic...

Ma ecco che sorge un problema: il regolamento del concorso prevede una “liberatoria firmata nel caso le immagini ritraggano volti riconoscibili”. Il bambino africano è sicuramente riconoscibile, anzi è in primo piano, ma quando eravate in Africa non avete mai pensato di chiedere ai suoi genitori la liberatoria, tantomeno firmata...

Ma loro erano consenzienti, o almeno lo sembravano, avete persino dato una moneta al bambino...
Non ci saranno certamente problemi: la mandate comunque al concorso...

Leggi il resto dell'articolo dal blog di Marco Pinna