14 febbraio 2012

Kodak dice addio alle fotocamere ma continua con le pellicole



La Eastman Kodak ha comunicato di aver deciso di “uscire dal mercato dei dispositivi di capture” ovvero di sospendere la vendita di fotocamere digitali, videocamere tascabili e cornici digitali entro il primo semestre dell’anno.

Kodak che, da poche settimane, è in amministrazione controllata nel tentativo di risanare e riorganizzare l’attività, ha dunque fatto una mossa che le consentirà di risparmiare circa 100 milioni di dollari l’anno, spendendone 30 milioni per chiudere contratti e per i licenziamenti.

Vengono così tagliati quelli che oggi sono diventati rami secchi a 124 anni dal lancio della prima fotocamera portatile per dilettanti, la Kodak No. 1.

La casa aveva già annunciato il programma di dividere l’azienda in due divisioni, consumer e commerciale (stampa professionale, pellicola cinematografica e per arti grafiche), per meglio concentrare la propria azione nelle aree che restano importanti e produttive.

Resta così attivo il settore delle stampanti inkjet, dei photo-kiosk, delle pellicole e delle batterie. Kodak Italia ha confermato l’impegno per il rispetto dell’assistenza e delle garanzie.

L’uscita dal settore fotocamere non è avvenuta a sorpresa perché già ai primi di gennaio alcuni produttori di fotocamere per conto terzi di Taiwan, si attendevano con preoccupazione una forte riduzione degli ordini da parte di Kodak.

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