30 agosto 2011

Spazi pubblici e sguardi proibiti



Interessante esperimento ideato e condotto dagli organizzatori del London Street Photography Festival di quest’anno.

Il 21 giugno 6 fotografi si sono sparsi per la città, diversamente attrezzati (cavalletto o senza, grande formato e macchinette a mano) con la missione di provare a fotografare strade sulle quali si affacciano edifici privati importanti (banche, musei, multinazionali). Sei videomaker li hanno seguiti per documentare le attese reazioni delle security private, che ovviamente non sono mancate.

In tutti e sei i casi infatti i fotografi sono stati puntualmente avvicinati e invitati più o meno nervosamente a smettere di fare il loro lavoro, benché tutti avessero fatto attenzione a rimanere sul suolo pubblico. In tre casi i vigilantes hanno chiamato la polizia.

In nessun caso la situazione si è però risolta male per i fotografi: fotografare spazi pubblici da un luogo pubblico, a dispetto di tutte le leggi sulla sicurezza, è fortunatamente ancora permesso in un paese democratico, come i poliziotti chiamati sul posto, dopo qualche esitazione e qualche consulto via radio con Scotland Yard, finiscono per riconoscere onestamente.

Il resto della notizia dal blog di Michele Smargiassi