26 agosto 2011

Metti a fuoco con la mano artificiale e qualcuno ci guadagna



Matthew, il ragazzo nella foto, ha quattordici anni. Ce lo dice il testo che accompagna una delle tante famigerate gallerie di Repubblica.it. È nato senza la mano sinistra. Una storia lacrimevole direte voi. Indubbiamente e anche una splendida occasione per fare un po' di marketing da parte di un noto marchio tedesco impegnato nel settore automobilistico e dei trasporti, nonché in quello dell'agonismo motoristico, solo per citare le cose note a tutti.

La storia brevemente riassunta è questa. Il ragazzo, appassionato di Formula 1, avrebbe chiesto ai responsabili del noto marchio una considerevole somma per la realizzazione di un arto artificiale in cambio di una presenza pubblicitaria sullo stesso arto. Cosa che sarebbe stata approvata dal boss dei boss del marchio in questione e ovviamente trasformata in un'operazione di promozione indiretta giocata sugli aspetti umanitari e tecnologici.

E allora ecco le tre foto del ragazzo che... indossa l'arto con cui stringe una mela, fa più o meno lo stesso gesto ma con le dita che non trattengono un bel niente e, dulcis in fundo, impugna una reflex facendo un gesto che ricorda quello della messa a fuoco manuale.

Il resto della notizia dal blog di Sandro Iovine