5 ottobre 2010

Witness Journal 35 online



In questo numero:

Hebron di Luca Sola
Hebron, sud della Cisgiordania. Meno di quaranta chilometri da Gerusalemme. La città che più di altre incarna il conflitto fra israeliani e palestinesi. Vivere ad Hebron significa vivere in prima linea

La frontiera elastica di Alessandro Giulio Midlarz
Il confine tra Haiti e la Repubblica Dominicana è netto solo sulla carta. Da una parte il paese dell’anarchia e della disperazione pre e post terremoto, dall’altra quello delle potenti malìe caraibiche e dei resort per turisti.

I Mondiali a casa di Stefano Pesarelli
Per la prima volta i Mondiali di calcio del 2010 si sono giocati nel continente africano; mentre in tutto il globo le partite venivano trasmesse su megaschermi e televisori al plasma, l’Africa ha vissuto le partite a modo suo

Red Road Flats di Fabio Diola
I Red Road Flats di Glasgow sono un complesso di 8 palazzi residenziali di circa 30 piani costruiti sul finire degl'anni '60. Oggi sono utilizzati per dare un alloggio ai richiedenti asilo politico, persone fuggite da guerre e atrocità per giungere in Europa e sentirsi possibilmente liberi

Carcere occupato di Roberto Cadeddu
La storia di un gruppo di operai in cassa integrazione reclusosi volontariamente all'interno del carcere dell'Asinara, per richiamare l'attenzione sulla crisi della Vinyls, azienda del comparto industriale di Porto Torres

Coney Island di Francesca Tosarelli
Le immagini della nuova Coney Island, risorta dalle proprie ceneri per continuare ad intrattenere la New York che non fa jet set. Fuori dalla “sex and the city” la mela candita della nuova working class

La otra final di Gianfranco Spatola
Il 25 giugno 1978 a Buenos Aires la nazionale Argentina diventa campione del mondo. Una incredibile festa di popolo nel bel mezzo di una immane tragedia sociale. Il tutto sotto gli occhi del generale Jorge Rafael Videla, uomo forte e riferimento dell’ “Operazione Condor”

La cerimonia dell'oppio fotografie di Giorgio Gori testo di Franco La Cecla
Nel settimo secolo dopo Cristo, una popolazione guerriera di origine turcomanna, si affacciò nel subcontinente indiano. La civiltà dell'Indo che allora era sotto l'influenza buddista e aveva rinunciato ad avere una casta di guerrieri, assimilò i nuovi venuti mettendoli a difesa dei singoli regni del Nord

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