Chris Rain non fotografa la realtà, ma inventa visioni. Scene surreali senza luogo né tempo, oggetti spesso irriconoscibili senza collegamenti, fantasmi di cose e di persone che si rincorrono senza trovarsi.
Le foto in mostra, tratte dalle serie “Glockenspiel” e “I am the snow”, sono solo pochi frammenti di un universo fotografico fatto di enigmatiche sensazioni miste a ricordi del passato e apparizioni del presente nelle quali non è difficile imbattersi in angeli allucinati o pesci che volano. Realizzate con Rolleiflex e macchine grande formato, le foto trovano nella fase di sviluppo la propria essenza.
Stropicciate, bruciate, corrose, dei veri e propri collage in cui convivono realtà e visione, vero e immaginazione, in un flusso di coscienza fotografico nel quale appaiono personaggi di una storia sognata e ormai sbiadita, scene che si fondono una sull’altra e si rovinano, si perdono, evaporano.
Le sue fotografie, moderni dagherrotipi che incontrano sperimentazioni sciadografiche e rayografiche, hanno un che di perso e ritrovato. Chris Rain sembra capace di vedere nei sogni, di ricomporli una volta tornato in superficie e di imprimere su pellicola ciò che ne rimane: lo scheletro, bianco e nero.
Hey, DUDE
Dal 14 Maggio al 20 Maggio
Town House, via Del Boschetto 32, Roma (Rione Monti)
Il resto della notizia
14 maggio 2011
Chris Rain in mostra con foto dalle serie “Glockenspiel” e “I am the snow”